Dal 10 al 13 aprile, Veronafiere ospita 4.400 aziende da 19 nazioni e buyer esteri da 50 paesi per la 54esima edizione di Vinitaly. 


Vinitaly 2022
Vinitaly 2022

Torna in presenza, dopo due anni di stop, l’appuntamento più atteso del settore vitivinicolo: Vinitaly è di nuovo a Veronafiere, dal 10 al 13 aprile.  

La 54ª edizione del salone internazionale dei vini e dei distillati si presenta con un quartiere espositivo sold-out con 4.400 aziende provenienti da 19 nazioni, oltre 30 convegni e 76 super-degustazioni in programma. Un sistema integrato con la piattaforma b2b online di VinitalyPlus, con oltre 17mila etichette caricate in formato digitale dai produttori.  

Sono 700 i top buyer esteri di vino italiano accreditati a Vinitaly da 50 Paesi: 650 sono arrivati grazie alla campagna promossa da Veronafiere insieme a ICE-Agenzia; a questi si aggiungono i 50 operatori profilati della domanda al loro debutto a Verona, parte di un nuovo progetto di incoming tailor made, frutto della collaborazione diretta della fiera con 30 aziende espositrici di Vinitaly.  

Ad inaugurare la 54a edizione di Vinitaly erano presenti il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, il presidente di ICE – Agenzia Carlo Ferro, il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, il sindaco di Verona Federico Sboarina, il presidente della Provincia di Verona Manuel Scalzotto, il presidente di Veronafiere Maurizio Danese e il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani. 

Il ministro Patuanelli, Carlo Ferro e Maurizio Danese
Il ministro Patuanelli, Carlo Ferro e Maurizio Danese

Incontri come quello di Vinitaly, dopo 2 anni di interruzione, rappresentano per le filiere produttive italiane occasioni di scambio di informazioni tra i diversi attori del mercato, capaci di rafforzare rapporti commerciali a livello nazionale e internazionale” ha affermato il ministro Patuanelli. “Straordinario ritrovarci e straordinari i numeri che emergono: record di esportazioni nel 2021 di vino pari a 7,1 miliardi di euro, con una crescita del 12,4%, dati che non contengono tutto il potenziale che ancora possiamo offrire e su cui dobbiamo investire“. 

Infatti, secondo un’indagine di Coldiretti basata su dati Istat, il settore vitivinicolo ha registrato un fatturato record di quasi 13 miliardi nel 2021, per effetto del balzo dell’export e dell’aumento in valore dei consumi interni. Numeri in linea con il record dell’export italiano, che lo scorso anno ha superato i livelli pre-pandemia.  

Il settore, ha ricordato Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, “vede l’Italia maggior produttore al mondo con una quota del 18,5%, grazie a 130 mila imprese agricole, oltre 45.600 aziende vinificatrici e 1,3 milioni di addetti.” In questo contesto, “il ritorno a pieno regime delle rassegne fieristiche in presenza si traduce in occasione di rilancio dell’export per le piccole medie imprese anche nel comparto vino” e “Vinitaly torna a giocare un ruolo centrale, di vero protagonista nella promozione e nell’internazionalizzazione”. 

Vinitaly 2022 export

Anche Carlo Ferro, presidente di ICE-Agenzia, ha rimarcato l’importante ruolo che il sistema di fiere internazionali ricopre per le aziende italiane, considerata la grande propensione all’export della nostra economia. 

Vinitaly è l’occasione per ribadire una volta di più la centralità delle fiere nazionali. Per ICE lo stanziamento di 30 milioni di euro a supporto degli eventi in Italia va proprio nella direzione di collaborare con le nostre fiere verso l’internazionalizzazione stessa dell’industria fieristica. Le rassegne, infatti, sono strumenti fondamentali per il supporto all’export. Da questo punto di vista mi fa molto piacere che la partnership con Vinitaly vada in questa direzione: penso alle tappe a New York, Londra, Hong Kong, e alle altre iniziative di promozione del vino nel mondo” ha detto Ferro. 

Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, ha invece sottolineato come per questa edizione si sia guardato con particolare attenzione ad un mercato estremamente importante per le aziende del Made in Italy: “in questa edizione abbiamo lavorato moltissimo per garantire il record di buyer provenienti da Stati Uniti e Canada. Un record non solo numerico ma anche qualitativo, frutto di una selezione importante realizzata con Ice del peso dei singoli operatori che sono oggi a Verona”.  

Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto, ha concluso sottolineando un successo non scontato: “dopo due anni di pandemia finalmente ritorna Vinitaly, nella sua versione storica. Abbiamo perso due edizioni ma con questa si torna alla normalità, anche se in un momento non facile. Oggi inauguriamo una manifestazione che è sold-out, segnale importante perché testimonia che c’è voglia di partecipare, tornando a incontrarsi e fare affari in presenza”.  

Vinitaly 2022 arena di Verona

In contemporanea a Vinitaly si svolgono anche Sol&Agrifood, il salone internazionale dell’agroalimentare di qualità, Enolitech, il salone internazionale delle tecnologie per la produzione di vino, olio e birra, e Vinitaly Design, l’area dedicata all’oggettistica per la degustazione e il servizio, agli arredi per cantine, enoteche e ristoranti e al packaging personalizzato e da regalo.  

I wine lover, invece, possono partecipare al fuori-salone Vinitaly and the City, in calendario fino all’11 aprile con un palinsesto di eventi, spettacoli e degustazioni nelle vie e nelle piazze del centro storico di Verona.