La guerra in Ucraina ha fatto sì che in tutto il mondo scattasse una gara di solidarietà con la popolazione colpita.

Tantissimi brand e aziende internazionali hanno deciso di sospendere le proprie attività in Russia, mentre molte altre hanno contribuito alla raccolta di beni e fondi a sostegno del popolo ucraino.
Tra questi c’è anche Esselunga. La società di Pioltello sta inviando nel paese invaso dalle forze russe, anche attraverso propri tir, derrate alimentari e prodotti di prima necessità quali per esempio pasta, olio, latte, riso, legumi, tonno, omogeneizzati, pannolini, prodotti per l’igiene personale.
“Il drammatico sviluppo degli eventi in Ucraina ci pone davanti a un momento doloroso, nel quale non possiamo voltarci dall’altra parte” afferma un comunicato rilasciato dall’azienda. “Esselunga si è immediatamente attivata per sostenere la popolazione colpita dalla guerra. È in corso una raccolta fondi in collaborazione con Croce Rossa Italiana e con altre società nazionali di Croce Rossa impegnate per rispondere all’emergenza umanitaria.”

I clienti Esselunga titolari di carte Fìdaty possono dare il loro contributo utilizzando i punti maturati: ogni 500 punti Fìdaty che sceglieranno di destinare all’iniziativa, Esselunga donerà 10 euro, in beni di prima necessità e di primo soccorso. È possibile partecipare alla raccolta tramite la APP e il sito Esselunga e, nei prossimi giorni, anche presso i negozi della catena.
Anche i dipendenti di Esselunga potranno dare il loro contributo: attraverso una donazione direttamente in busta paga di importo a scelta tra 2, 5, 10 o 20 euro.
Esselunga non è la sola realtà imprenditoriale ad aver deciso di impegnarsi per sostenere il popolo ucraino. Gli esempi sono tanti, e ne riportiamo solo alcuni.
La gara di solidarietà ha coinvolto anche Coop, che ha donato 500.000€ ed ha avviato una campagna di raccolta fondi per finanziare le attività umanitarie dell’Agenzia ONU per i Rifugiati-UNHCR, della Comunità di Sant‘Egidio e di Medici Senza Frontiere.
La Camera Nazionale della Moda Italiana, su impulso del presidente Carlo Capasa, ha promosso una raccolta di donazioni a cui hanno aderito tante maison e tanti stilisti.
Infine, diverse aziende di dimensioni più ridotte hanno voluto dare un contributo: tra queste vi è l’Italtrans, azienda della logistica della bergamasca, che ha fornito sei tir, guidati da dipendenti ucraini e romeni, per il trasporto di derrate alimentari donate da Esselunga, Iperal, Conad, Fonti di Vinadio, Loacker, Barilla e Pata fino alla Romania, al confine con l’Ucraina.