
Il 24 e 25 marzo, nella città di Bursa, si è svolta la decima edizione del Forum Economico di Uludağ, il più importante incontro a tema economico della Turchia. L’incontro, che prende il nome dal vicino Monte Uludağ, noto agli amanti di sport invernali, è stato organizzato dalle riviste Ekonomist, Capital e Start Up, quest’anno in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia ad Ankara e l’Ufficio Ice di Istanbul.
Il Forum, dal titolo “Are We Ready for the New World?”, si è tenuto in forma ibrida e ha visto la partecipazione di importanti esponenti politici turchi, tra cui il Ministro delle Finanze Lütfi Elvan, il Ministro dell’Industria e della Tecnologia Mustafa Varank e il Ministro dell’Agricoltura Bekir Pakdermirli, e di molti protagonisti dell’economia turca e internazionale.

Tra gli interventi di apertura, vi è stato quello del Sottosegretario agli Affari Esteri Manlio Di Stefano, che è giunto a Bursa accompagnato dal Direttore Generale dell’Agenzia Ice, Roberto Luongo, e da rappresentanti di società italiane come Barilla, Unicredit, CHN Industrial. Il discorso di Di Stefano è stato l’unico tenuto da un rappresentante governativo di un paese straniero, a sottolineare l’importanza della partnership tra il Forum di Uludağ e l’Ambasciata italiana e più in generale l’attenzione prestata dalla Turchia ai legami con l’Italia, un partner importante sia dal punto di vista commerciale, sia dal punto di vista strategico.
Come ha affermato lo stesso Di Stefano nel suo intervento: “La Turchia è una potenza economica regionale e l’Italia attribuisce grande importanza ai nostri storici legami commerciali, e ai rilevantissimi investimenti bilaterali.” Le relazioni economiche e commerciali tra i due paesi sono solide e segnate da una crescita significativa negli ultimi anni: nel 2019 l’export italiano verso la Turchia è stato pari a €8.6 miliardi e l’import a €9.3 miliardi. L’Italia rappresenta il quinto partner commerciale della Turchia e il secondo tra i paesi europei.

“Oltre 1500 imprese italiane sono attive nel mercato turco e vediamo una crescita costante di investimenti turchi in Italia, che può rappresentare per la Turchia il punto d’ingresso verso il mercato unico europeo forte di 500 milioni di consumatori” ha continuato Di Stefano. “Sono sicuro che l’evento odierno rappresenterà un’occasione preziosa per rafforzare ulteriormente i legami economici tra i nostri Paesi, aumentando le opportunità per le nostre imprese e la prosperità di entrambe le economie”.
Al contempo le relazioni politiche tra i due paesi, segnate da una vicinanza geografica che porta spesso ad una sovrapposizione di interessi strategici, si sono intensificate nell’ultimo periodo: l’attivismo dimostrato dalla Turchia in diversi scenari geopolitici particolarmente importanti per l’Italia, come la Libia, il Caucaso e il Mediterraneo orientale, ha reso necessario agli occhi del governo italiano un dialogo più stretto con Ankara. Buoni rapporti sul piano economico, quindi, diventano uno strumento per agevolare la collaborazione bilaterale su dossier politici fondamentali.