Najla Bouden, prima ministra della Tunisia
Najla Bouden, prima ministra della Tunisia

La delegazione di aziende italiane presenti al Tunisia Investment Forum, tenutosi a Gammarth il 23 e 24 giugno, era la più numerosa.

Giunto alla sua 20ma edizione, il Tunisia Investment Forum rappresenta il principale evento dedicato alla promozione degli investimenti esteri in Tunisia. Si tiene con il patrocinio del Ministero dell’Economia e della Pianificazione ed è organizzato dalla Foreign Investment Promotion Agency (FIPA) della Tunisia.

La risposta italiana al Tunisia Investment Forum è “un segnale positivo, di volontà del Paese di riprendersi e di rimettersi sul mercato internazionale. L’Italia è sempre stata tra i primi partecipanti” ha sottolineato Denise Salustri, segretaria generale della Camera tunisino-italiana di Commercio e Industria (Ctici), intervistata da Africa e Affari.

Tunisia Investment Forum
Tunisia Investment Forum

L’interesse italiano verso il mercato tunisino è sempre stato costante, ma si è vista negli ultimi tempi una ripresa post-covid, quando ci si è accorti che la struttura mondiale dell’economia era cambiata”, afferma ancora Salustri. “Le aziende che tendevano a produrre in siti più remoti, come quelli dell’Asia, si sono resi conto che la delocalizzazione non era più la chiave per il successo”.

La Tunisia ha, in sostanza, il potenziale e l’opportunità di trasformarsi in polo logistico cruciale per il Mediterraneo, e in una importante destinazione di investimenti esteri, alla luce delle problematiche logistiche create dalla pandemia in Asia e dei cambiamenti geopolitici in Europa dell’Est. Uno scenario che creerebbe interessanti sbocchi per le aziende italiane.

Del resto, la Tunisia ha sempre presentato caratteristiche ideali per gli investitori italiani, grazie alla vicinanza geografica, ad una normativa favorevole agli investimenti e al basso costo dei fattori di produzione. La prova sono le oltre 900 aziende italiane presenti nel paese.

Tra i vantaggi che il paese offre vi è l’ampia disponibilità di manodopera qualificata e la presenza di filiere produttive competitive ad alto valore aggiunto (in particolare in settori come tessile, aeronautico, auto motive, energie rinnovabili e telecomunicazioni).

Per questo motivo, lo scorso 11 aprile, presso la Camera di commercio di Milano, l’Agenzia italiana per l’internazionalizzazione delle imprese, Promos Italia, e FIPA hanno siglato un accordo di partenariato, con l’obiettivo di rafforzare i rapporti economici tra le imprese dei due paesi.