Lo stato del Texas darà vita ad un successo di portata storica per l’ingegneria italiana. Si tratta della linea veloce che dal 2026 collegherà le città di Dallas e Houston, distanti 380 chilometri, in meno di 90 minuti: la metà del tempo necessario per lo spostamento in auto e un’ora in meno rispetto al volo diretto tra le due città, considerando le operazioni d’imbarco. Il progetto è stato finanziato dal gruppo italiano Webuild (ex Salini Impregilo) – e la sua controllata statunitense Lane Construction – che ha firmato l’accordo finale da 16 miliardi di dollari.

Il nuovo treno avrà una sola fermata, quella di Brazos Valley, dove ha sede la più grande università del Texas, e, secondo le stime del committente dell’opera Texas Central – grazie alle sue 8 carrozze in grado di portare circa 400 persone –, sarà in grado di trasportare 7 milioni di passeggeri all’anno con una corsa ogni ora e ogni 30 minuti nelle ore di picco. Del resto, la domanda potenziale non manca: oltre 13 milioni di persone vivono entro un’ora di viaggio dalle tre stazioni.

Il treno ad alta velocità del Texas sarà anche sostenibile. Il modello scelto per effettuare questo servizio, infatti, è il giapponese Shinkansen, che non solo per percorrere la tratta Houston-Dallas consumerà otto volte in meno in termini di energia ed emetterà un dodicesimo di diossido di carbonio rispetto a un Boeing 777-200, ma sarà in grado di conservare l’energia cinetica prodotta dal convoglio in movimento e convertirla in energia elettrica da utilizzare per far rallentare il convoglio stesso.

Dal punto di vista economico, il progetto genererà più di 36 miliardi di dollari nell’economia del Texas e delle comunità locali attraversate e creerà, in un paio di anni dalla sua inaugurazione, 17mila posti di lavoro. Uno degli aspetti più significativi del progetto è poi il suo finanziamento. Texas Central Partners ha sottolineato che la costruzione sarà sostenuta interamente da investitori privati, senza sovvenzioni statali e federali. Per le imprese italiane che lavorano con Webuild – inclusa Italferr (Gruppo Fs), che supervisionerà il progetto – sarà un’occasione unica, poiché è prevista la realizzazione di fabbriche per prodotti da utilizzare per la costruzione della linea ferroviaria, anche con tecnologia italiana specializzata in alcune lavorazioni dell’alta velocità, con un forte impatto in termini di occupazione.
“Questo nuovo contratto consolida il nostro impegno internazionale in grandi progetti di successo da condividere con la filiera italiana che lavora con noi da anni e che in 18 progetti in Italia ha raggiunto il numero di 7mila imprese con le migliori competenze mondiali nel settore della costruzione di infrastrutture” ha commentato l’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini.