Lo scorso 22 febbraio, l’Ambasciatore d’Italia a Dar es Salaam, Marco Lombardi, ha incontrato il Presidente di Zanzibar, Hussein Mwinyi. Zanzibar è una regione semi-autonoma della Tanzania, che gode autonomia simile a quella di uno stato federato.

Tanzania, Zanzibar: l'Ambasciatore Lombardi con il Presidente Hussein Mwinyi
L’Amb. Lombardi con il Presidente Hussein Mwinyi

Nel corso dell’incontro, definito “proficuo” in una nota stampa, l’Ambasciatore Lombardi ha presentato una serie di iniziative “che mirano a portate mutuo beneficio, in una logica win-win, all’Italia e a Zanzibar.”

Il settore privato italiano è presente sull’isola di Zanzibar con considerevoli investimenti, pari a 2 miliardi di dollari. L’ambasciatore ha affermato che l’Italia sta lavorando per creare ulteriori collaborazioni economiche anche attraverso la realizzazione, in collaborazione con Agenzia ICE, di un Business Forum italo-tanzaniano che dovrebbe tenersi a Zanzibar e a Dar es Salaam il prossimo settembre.

L’Ambasciatore ha anche segnalato il crescente interesse dei vettori aerei italiani a servirsi del rinnovato aeroporto Karume di Zanzibar, e ha detto che il governo italiano intende aumentare i voli diretti tra Italia e Zanzibar.

Un altro tema al centro dell’incontro è stato quello dei progetti di cooperazione che l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) intende portare avanti in Tanzania, in particolare in materia di formazione tecnica, di medicina neonatale, di women empowerment e di blue economy.

Una tipica destinazione turistica a Zanzibar
Una tipica destinazione turistica a Zanzibar

 “Siamo grati all’Italia per il suo impegno a collaborare con Zanzibar su diversi programmi di sviluppo, in particolare nell’ambito turistico” ha detto il presidente Mwinyi, che ha poi espresso soddisfazione per la presenza economica italiana nell’Isola, che crea numerosi posti di lavoro, e per l’alto numero di turisti italiani che decidono di visitare Zanzibar. Il turismo è particolarmente rilevante per l’economia di Zanzibar, e l’Italia, con la sua expertise e il suo know-how, è considerata un partner fondamentale nel settore.

Inoltre, il Presidente ha sottolineato come Zanzibar offra ancora tante opportunità di investimento e che gli investitori italiani sono i benvenuti nel paese. I settori più promettenti sono la blue economy, le costruzioni, la coltivazione di alghe e le industrie innovative.

Un altro settore di interesse è quello dell’energia. Il governo della Tanzania ha infatti annunciato di recente che intende stanziare 1,9 miliardi di dollari per migliorare la fornitura di energia elettrica e mettere così fine alle interruzioni di corrente registrate nel Paese. Secondo il ministro dell’Energia, January Makamba, che i fondi andranno a migliorare la rete di trasmissione e distribuzione attraverso, tra le altre cose, l’ammodernamento delle cabine di trasformazione.

zanzibar

 I rapporti economici tra Italia e Tanzania, oltre alla già citata presenza di investitori, sono caratterizzati da un interscambio commerciale in costante crescita negli ultimi anni. Il valore totale degli scambi è passato dai 96 milioni di euro del 2014 ai 170 milioni del 2020. Lo scorso anno, l’Italia è stata l’undicesimo fornitore della Tanzania e il ventiquattresimo mercato di destinazione del suo export, superando la Germania e divenendo il primo partner europeo del paese.

La Tanzania esporta in Italia principalmente prodotti agricoli e ittici, pietre preziose e semi-preziose e materie prime, mentre compra dall’Italia macchinari, motori e prodotti in metallo, carta e cartone, concimi, strumenti di ottica e apparecchi medico-chirurgici, materie plastiche, mobili e prodotti ceramici.