Lo Sputnik V, il vaccino creato in Russia per contrastare il Covid-19, verrà prodotto anche in Italia. Secondo l’accordo firmato nelle scorse ore con le istituzioni russe Adienne Srl, impresa italiana con sede nella cittadina brianzola di Caponago e parte della multinazionale Adienne Pharma&Biotech, produrrà lo Sputnik V a partire da quest’estate.

L’accordo con l’azienda brianzola è stato promosso dalla Camera di Commercio Italo-Russa (CCIR). Come si legge in un comunicato, la CCIR “con lo scopo di contribuire allo sviluppo della collaborazione economica, commerciale, tecnica, giuridica, scientifica e culturale tra l’Italia e la Federazione Russa già dal mese di ottobre 2020, con il supporto dell’Ambasciata Italiana a Mosca, ha promosso incontri tra imprese italiane ed europee con le controparti istituzionali russe per verificare le opportunità in termini di cooperazione relative alla produzione del vaccino russo Sputnik V in Italia.”
Quello firmato rappresenta il primo contratto europeo per la produzione locale del vaccino russo. L’accordo prevede che la produzione abbia inizio nel mese di luglio 2021, e punta ad ottenere 10 milioni di dosi entro la fine dell’anno, dimostrando così che “le imprese italiane sono strategiche, hanno capacità e competenze uniche nel panorama europeo e sono in grado di affrontare il mercato con flessibilità e rapidità”.

Queste le parole del Presidente della Camera di Commercio Italo-Russa, Vincenzo Trani, il quale continua: “L’accordo tra Russia e la nostra impresa associata è un accordo storico che mostra lo stato di salute dei rapporti tra i nostri due Paesi e sottolinea come le imprese italiane sanno vedere oltre le polemiche politiche. Sono certo che questa collaborazione permetterà nuovi investimenti nel settore farmaceutico in Italia con ricadute positive in termini occupazionali a beneficio dell’intero indotto. In questo momento la creazione di un vaccino sicuro e disponibile per tutti è fondamentale per far uscire, da questa situazione di instabilità per la salute pubblica, le imprese e le economie dei nostri paesi. Noi abbiamo fatto una “staffetta” senza casacche o bandiere politiche”.
Come si legge sempre nel comunicato, infatti, le autorità russe stanno lavorando ad oltre 20 progetti di collaborazione in Europa e il vaccino Sputnik V è già stato registrato in oltre 45 nazioni al mondo. Nelle scorse settimane, inoltre, l’EMA, l’autorità europea che si occupa di valutare ed approvare i vaccini per l’uso all’interno dell’UE, ha avviato il processo di revisione dello Sputinik V, aprendo alla possibilità che esso sia presto somministrato anche ai cittadini europei.
La speranza è che in tempi brevi, ovviamente in seguito alle dovute valutazioni da parte delle autorità competenti, anche il vaccino russo possa contribuire a farci presto lasciare alle spalle la brutta situazione in cui siamo al momento, nel segno di una collaborazione tra paesi che abbiamo visto ripetersi in tante occasioni nell’anno passato.
