Il 16 gennaio 2022, il direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) Luca Maestripieri è stato accolto a Mogadiscio – capitale della Somalia – dal ministro per gli Affari Esteri e la Cooperazione, Abdisaid Muse Ali. Nei giorni precedenti, Luca Maestripieri era stato ospite in Kenya.
Nel Corno d’Africa, la notizia è stata resa pubblica dallo stesso ministro Muse Ali, tramite i suoi social media. In Italia, è stata la redazione di “Africa e Affari”, rivista mensile che si occupa proprio di promuovere e dar voce alle notizie provenienti dal continente africano, a parlarne.
La riunione ha offerto l’opportunità per “uno scambio di opinioni sulla strategia per lo sviluppo dell’Italia nei confronti della Somalia” e per “ringraziare l’Italia per il sostegno di vecchia data agli sforzi di ricostruzione e di sviluppo economico della Somalia”, ha detto il ministro Muse Ali.
Difatti, a partire dagli anni cinquanta, nasce la Cooperazione Italiana con la Somalia, sulla base del mandato di amministrazione fiduciaria conferito dalle Nazioni Unite all’Italia; essa si è occupata principalmente degli interventi dediti all’assistenza tecnica ed economica nello stato africano. La cooperazione è poi regolarmente continuata, anche durante il periodo in cui al governo c’era il presidente Siad Barre ed addirittura dopo il disfacimento dello Stato somalo.

Negli ultimi anni, dall’inizio della guerra civile nel 1991, la Cooperazione Italiana ha incentrato le sue attività verso i civili e i loro bisogni primari, causati dalla prolungata instabilità politica e dalle ricorrenti catastrofi naturali che hanno colpito regolarmente il Paese. Gli ultimi anni sono stati particolarmente duri per la popolazione.
A dispetto della situazione somala, caratterizzata da una grave crisi politica e da problemi di accesso all’interno del paese nel corso degli scorsi anni, la Cooperazione Italiana non ha mai smesso di svolgere le sue operazioni in Somalia, rispondendo alle esigenze della nazione, impegnandosi ad elaborare strategie ed a realizzare iniziative sia di emergenza sia di riabilitazione.
Le incerte e delicate condizioni in cui versa la Somalia hanno spinto numerosi Paesi donatori, e le agenzie dell’ONU, a dare il proprio appoggio – economico e non – al fine di aiutare concretamente la popolazione, in modo da poter riavviare i settori vitali per il rifacimento e la ripresa economica, nonché promuovere il dialogo politico e la costruzione di nuove istituzioni produttive.

Tra questi Paesi donatori, l’Italia è uno dei più attivi, occupando sempre un posto distinto nella “top five”. Negli ultimi dieci anni, la Cooperazione Italiana ha messo a disposizione circa 120 milioni di Euro per finanziare le iniziative volte a sostegno dei servizi sanitari, educativi e per il riavvio dello sviluppo economico e la ricostruzione delle istituzioni centrali e periferiche.
“La visita del direttore in Somalia dimostra il valore che l’Italia attribuisce alla sua partnership con la Somalia”, ha aggiunto infine Muse Ali.