Samantha Cristoforetti, astronauta italiana e neomamma per la seconda volta, sarà al comando dell’ISS – la Stazione Spaziale Internazionale in orbita terrestre bassa dedicata alla ricerca scientifica – per la Expedition 68 nel 2022. È la terza donna dopo Peggy Whitson nel 2007 e Sunita Williams nel 2012. Stati Uniti, Russia, Canada e Giappone e l’Agenzia Spaziale Europea affidano il loro team alla 44enne italiana.

Samantha Cristoforetti
Samantha Cristoforetti parte per la Stazione spaziale internazionale (2014)

La nomina di Samantha Cristoforetti sta facendo molto scalpore, soprattutto per la messa in discussione della presenza femminile all’interno del mondo della scienza: ad andare nello spazio fino ad ora sono stati 503 uomini e 65 donne. I russi, poi, non hanno mai affidato a nessuna donna il comando dell’ISS. L’astrofisica, in particolare, è tra le discipline scientifiche che registra la più bassa partecipazione femminile con circa il 16% dei membri di facoltà donna, percentuale che non è variata di molto negli ultimi quindici anni. L’astronauta italiana, d’altronde, si è sempre spesa sulla questione di genere e ha sempre spronato le ragazze a credere in loro stesse e a partecipare alla durissima selezione dell’ESA per il reclutamento di astronauti europei.

“Ritornare sull’Iss per rappresentare l’Europa è un onore di per sé e sono onorata della mia nomina a comandante, non vedo l’ora di attingere all’esperienza che ho acquisito nello spazio e sulla Terra per guidare una squadra molto competente in orbita” ha dichiarato Samantha Cristoforetti.

Secondo il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, questa scelta “arriva a coronamento di un percorso professionale ineccepibile e a riconoscimento dell’eccellenza nello spazio dell’Italia e dell’Europa”. Complimenti per la nostra astronauta sono arrivati anche da Palazzo Chigi e dal direttore generale dell’ESA, Josef Aschbacher, che ha dichiarato: “Questa nomina è fonte di ispirazione per un’intera generazione che chiede di entrare a far parte del corpo degli astronauti dell’ESA. Non vedo l’ora di incontrare i candidati finali e colgo l’occasione per incoraggiare ancora una volta le donne a candidarsi”.

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Samantha Cristoforetti durante una conferenza stampa

Samantha Cristoforetti sa benissimo quanto fatica e sudore comporti la carriera di astronauta, specialmente per una donna, e nel suo libro “Diario di un’apprendista astronauta” dedicato alla figlia Kelsi Amel, racconta la dura e lunga selezione per essere scelta tra i 6 astronauti dell’ESA. I candidati erano 8mila e tra i requisiti richiesti c’era anche quello di saper pilotare un aereo. Nonostante una notte da incubo, certa di avere fallito una prova e di essere quindi scartata, Samantha Cristoforetti alla fine ce l’ha fatta, il suo sogno è stato coronato.