Con la T20 Virtual Inception Conference tenutasi lunedì 8 e martedì 9 febbraio hanno preso il via i lavori del Think20, l’Engagement Group ufficiale del G20 che coinvolge i think tank e gli istituti di ricerca.

L’Italia, che ricopre il ruolo di presidente di turno del G20 per il 2021, ha affidato l’organizzazione del T20 Italia 2021 a due rinomati istituti di ricerca: il milanese Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), di recente inserito dall’Università di Pennsylvania nella classifica dei migliori think tank del mondo, e l’Istituto Affari Internazionali (IAI), fondato nel 1965 a Roma su iniziativa di Altiero Spinelli. I due istituti saranno affiancati dall’Università Bocconi nella gestione dell’Summit finale del T20, che si terrà il prossimo ottobre.
Il T20 ha come scopo quello di costituire uno spazio di dialogo tra la politica e il mondo della ricerca. Il gruppo rappresenterà insomma la “banca delle idee” del G20, fornendo analisi e raccomandazioni di policy. Un ruolo cruciale, in un anno in cui la comunità internazionale è chiamata ad affrontare questioni enormi, dalla pandemia e la conseguente crisi economica alla crisi climatica: problemi che richiedono azioni rapide e che al contempo non possono essere affrontati dai singoli stati, ma necessitano di risposte comuni.
Il T20 ha quindi l’opportunità di incidere in modo significativo sul G20. Ma, come ha sottolineato il Direttore dell’ISPI Paolo Magri nell’intervento che ha aperto la Conferenza, per essere davvero efficace il T20 dovrà saper includere voci provenienti da tutto il mondo, coordinare le proprie attività con quelle degli altri engagement group, e soprattutto aiutare gli stati a selezionare quelle priorità su cui il G20 può davvero fare la differenza.

Nathalie Tocci, Direttrice dello IAI, ha rilevato come la comunità internazionale si trovi oggi davanti a un bivio: da un lato, vi è il rischio di divisioni e chiusure, caratterizzate da nazionalismi, crescenti divisioni ideologiche, protezionismo e sempre maggiore ricorso a soluzioni unilaterali; dall’altro, vi è una grande occasione di rilanciare il multilateralismo, cercando soluzioni condivise a problemi comuni. Il G20, grazie ad una struttura che lo rende a un tempo inclusivo e flessibile, può ambire a porsi al centro di questa rinnovata collaborazione.

A conclusione della sessione introduttiva è intervenuta Marina Sereni, Viceministra degli Affari Esteri, che ha ricordato le priorità della presidenza italiana: persone, pianeta e prosperità. “L’impatto economico della pandemia rischia di rendere ingestibili alcune dinamiche, come la crescente diseguaglianza” ha affermato Sereni. “Abbiamo bisogno di idee che mettano le persone e l’ambiente al centro degli sforzi per la ripresa, sfruttando l’innovazione tecnologica per coniugare crescita economica e sostenibilità”.
Infine, ai dibattiti successivi hanno partecipato diverse personalità italiane di spicco come Emma Bonino, l’ex Presidente dell’INPS Tito Boeri e il Commissario Europeo per l’Economia Paolo Gentiloni.