PMI: boom di richieste per l’edizione speciale del fondo per il sostegno all’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, gestito da Simest.

Prima di analizzare i dati, è necessario precisare che il fondo 394/81 è stato utilizzato per sviluppare due tipologie di agevolazioni.
Il primo, denominato meccanismo agevolativo «ordinario», – dotato di circa 2.1 miliardi, di cui circa 1,6 per i finanziamenti a tasso agevolato e oltre 500 mln a fondo perduto -, non è più operativo a causa del rapido esaurimento delle risorse, ma verrà probabilmente riproposto nel 2022.
Il secondo sistema, definito «straordinario e una tantum» e rinominato 394/Pnrr, è invece finanziato con risorse del piano Next Generation EU per 1.2 miliardi euro ed è stato attivato il 28 ottobre scorso e rimarrà operativo fino al 31 maggio prossimo, salvo esaurimento anticipato delle risorse.
Quest’ultimo – tarato in base alle priorità del Piano nazionale di ripresa e resilienza – ha finora ricevuto 6.500 domande di agevolazione, per circa 912 milioni di euro, come rivelato dal giornale online Italia Oggi.

Delle richieste sopra citate, nel 2021 ne sono state deliberate oltre 5.200 per 753 milioni, superando di fatto il target fissato dal Pnrr, che aveva previsto di servire 4.000 PMI.
Il principale obiettivo portato avanti dal Fondo straordinario è quello di favorire la transizione digitale ed ecologia delle pmi italiane a vocazione internazionale, mettendo a disposizione tre strumenti agevolativi: transizione digitale ed ecologica, sviluppo del commercio elettronico (e-commerce) e partecipazione delle PMI alle mostre internazionali.
Tali strumenti, metteranno a disposizione finanziamenti che interverranno per i seguenti obiettivi: destinare le quote ad investimenti per la transizione digitale ed ecologica, favorire la creazione o il miglioramento di una piattaforma propria di e-commerce o market place per la commercializzazione di beni o servizi prodotti Made in Italy, promuovere la partecipazione di PMI a un singolo evento di carattere internazionale, supportando l’attività d’impresa sui mercati esteri o in Italia.

L’agevolazione può essere richiesta esclusivamente dalle PMI per le quali è prevista una quota a fondo perduto fino al 25%, ad eccezione delle imprese operanti nel Mezzogiorno, che godono di risorse dedicate oltre ad una quota a fondo perduto fino al 40% dell’importo complessivo del finanziamento.