Dopo l’entrata del Ghana nel 2019, anche l’Oman si aggiunge alla lista dei partecipanti della Biennale di Venezia, la prestigiosa esibizione d’arte internazionale conosciuta in tutto il mondo, in programma dal 23 aprile al 27 novembre.

L'artista omanita Radhika Khimji. Image courtesy of the National Pavilion of the Sultanate of Oman
L’artista omanita Radhika Khimji

Patrocinato dal Ministero della Cultura, dello Sport e della Gioventù, il padiglione, situato all’interno dell’Arsenale di Venezia, ospiterà una mostra che coinvolgerà cinque artisti appartenenti a tre generazioni diverse, le cui opere hanno influenzato la scena artistica contemporanea del Paese e dal cui confronto emerge lo sviluppo dell’arte omanita degli ultimi 50 anni.

Nel dettaglio, verranno esposti i dipinti dei pittori Anwar Sonya e Hassan Meer, il primo noto per i suoi dipinti raffiguranti i paesaggi lussureggianti del paese, oltre a soggetti spirituali e le donne beduine, mentre il secondo riconosciuto per le sue installazioni video e fotografie ispirate alla ricca storia, cultura e spiritualità dell’Oman.

Aisha Stoby, curatrice della mostra. Image courtesy of the National Pavilion of the Sultanate of Oman.
Aisha Stoby, curatrice della mostra

Saranno presenti anche le opere del fotografo Budoor Al Riyami, vincitore del Gran Premio alla 13a  Biennale d’Arte Asiatica nel 2008, oltre alle opere tessili e le sculture dell’artista Radhika Khimji. Inoltre, per ricordare Raiya Al Rawahi, scomparsa a soli 30 anni a causa di un tumore, verranno presentate le installazioni sonore della compianta artista.

La cura della mostra sarà affidata a Aisha Stoby, giovane storica dell’arte specializzata nel modernismo omanita e della regione del Medio Oriente, la quale spiega che “ognuno dei cinque artisti scelti per rappresentare l’Oman alla Biennale ha dato un significativo contributo alla propria comunità promuovendo l’arte contemporanea nel Paese negli ultimi cinquant’anni, rappresentando anche una fonte d’ispirazione per le nuove generazioni”.

La partecipazione dell’Oman, in linea con la Vision 2040, rappresenta un’opportunità unica per far conoscere la ricca scena artistica contemporanea del Paese e contribuisce inoltre a rafforzare il dialogo culturale con altri paesi e realizzare partnership con istituzioni internazionali, riflettendo la strategia di rafforzamento della presenza internazionale messa in atto dal Sultanato.

Sayyid Theyazin bin Haitham Al Said, Ministro della Cultura dell'oman
Sayyid Theyazin bin Haitham Al Said, Ministro della Cultura

Il Ministero della Cultura ha in programma anche una serie di programmi culturali in Oman con seminari, laboratori, workshop e conferenze, che si terranno in concomitanza con la Biennale, aventi l’obiettivo di stimolare l’impegno dei giovani nel settore creativo del Paese e avviare la crescita di scena artistica contemporanea nazionale.

La 59a Esposizione Internazionale d’Arte della La Biennale di Venezia rappresenta una piattaforma globale unica nel suo genere, che consentirà all’Oman di presentare i propri artisti visivi contemporanei e di avviare un dialogo mondiale con gli altri padiglioni attraverso una vetrina dell’eccellenza omanita. Questa partecipazione epocale dimostra l’importanza che il Ministero della Cultura, dello Sport e della Gioventù attribuisce alle arti visive. Fin dal principio, questa iniziativa ha beneficiato del sostegno di Sua Maestà il Sultano Haithum Al Said e della sua sapiente leadership”, ha commentato Sayyid Theyazin bin Haitham Al Said, Ministro della Cultura dell’Oman.