La transizione energetica è stato uno dei temi al centro dei MED Dialogues, che si sono tenuti a Roma dal 2 al 4 dicembre. I MED Dialogues hanno come obiettivo mettere a punto “un’agenda positiva” per il Mediterraneo, ripartendo dal multilateralismo come strategia per la soluzione dei conflitti e per affrontare problemi comuni quali appunto i cambiamenti climatici. 

Leila Benali, ministra della Transizione Energetica e dello Sviluppo Sostenibile del Marocco
Leila Benali, ministra della Transizione Energetica e dello Sviluppo Sostenibile del Marocco

D’altra parte, come spiega ISPI, la regione MENA è tra le più vulnerabili di fronte ai cambiamenti climatici. Le sfide poste dall’aumento delle temperature, dai cambiamenti nelle precipitazioni, dalla carenza di acqua potabile e dall’innalzamento del livello del mare minacciano lo sviluppo umano ed economico nell’area. Affrontare il riscaldamento globale risulta dunque fondamentale per la sicurezza e prosperità di tutta la regione. 

Il Marocco è sicuramente uno dei paesi che hanno investito di più nelle energie rinnovabili nella regione MENA. Nel 2015, con gli Accordi di Parigi, il paese ha adottato obiettivi ambiziosi, impegnandosi a ridurre le emissioni di gas serra del 42% e a raggiungere il 52% di energia da fonti rinnovabili entro il 2030.  

La Ministra marocchina della Transizione Energetica e dello Sviluppo Sostenibile, Leila Benali, ha preso parte come ospite d’onore ai MED Dialogues. Benali è stata nominata ministra lo scorso ottobre, quando in Marocco si è insediato il nuovo governo guidato da Aziz Akhannouch. Il governo Akhannouch è d’ispirazione liberale, giovane e con un’importante componente femminile. Tra le ministre che ricoprono ruoli chiave nel governo, oltre alla stessa Benali, vi è Nadia Fettah Alaoui, ministra dell’Economia.  

La centrale solare Noor, nei pressi della città di Ouarzazate, Marocco
La centrale solare Noor, nei pressi della città di Ouarzazate, Marocco

Benali, esperta in strategia energetica e sostenibilità, ex direttore della Strategia presso la Arab Petroleum Investments Corporation (Apicorp), si è dunque vista assegnare un ministero cruciale. 

L’evento dei MED Dialogues a cui Leila Benali ha preso parte, intitolato “Clean Energy For All: Opportunities For Cooperation In The Mena Region”, aveva come obiettivo quello di mettere in evidenze le opportunità di cooperazione che la transizione energetica sta aprendo nel Mediterraneo allargato.  

Condividere strategie, sforzi ed esperienze attraverso la creazione di reti di sviluppo e migliorare la connettività attraverso infrastrutture per l’energia verde, spiega ancora ISPI, contribuirà ad una crescita sostenibile nella regione, creando al contempo occasioni di cooperazione a livello regionale.  

Nel suo intervento ai MED Dialogues, Benali ha voluto innanzitutto ricordare l’impegno del Marocco sul tema delle energie rinnovabili. “Gli investimenti che abbiamo fatto negli ultimi decenni stanno dando I loro frutti: abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di produrre il 40% dell’energia con fonti rinnovabili, e puntiamo a superare il target del 52% entro il 2030” ha affermato, sottolineando come nel Regno siano stati realizzati 50 progetti di energia rinnovabile, mentre almeno 60 sono in corso di realizzazione. 

Il gasdotto che dal Marocco porta in Europa gas africano
Il gasdotto che dal Marocco porta in Europa gas africano

La ministra si è poi concentrata sull’importanza della cooperazione internazionale nell’ambito dell’energia come strumento per ottimizzare le infrastrutture energetiche della regione e renderle più flessibili. Una flessibilità necessaria ad affrontare meglio problemi come l’uso politico degli approvvigionamenti energetici, ma anche per essere in grado di riadattare le infrastrutture esistenti al trasporto di nuove fonti di energia, come l’idrogeno. In questo senso, ha affermato la ministra, “dobbiamo lavorare con i nostri partner regionali, in particolare l’Unione Europea”. 

Infine, la ministra si è soffermata sulla strategia energetica del Marocco, sottolineando come tra I suoi obiettivi più importanti vi siano, oltre ad un rafforzamento della cooperazione internazionale, anche l’integrazione industriale e la liberalizzazione del settore privato, obiettivo su cui il Marocco ha lavorato molto ed “è parecchi passi avanti”. Insomma, il messaggio a investitori e partner internazionali è chiaro: il Marocco fa sul serio.  

MED Dialogues