Il Made in Italy è quasi salvo negli Stati Uniti. La Coldiretti ha annunciato l’entrata in vigore dell’accordo tra il presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il presidente americano Joe Biden sulla sospensione di tutte le tariffe relative alle controversie Airbus-Boeing su aeromobili e prodotti non aerei per un periodo iniziale di 4 mesi.

La fine della guerra commerciale tra le due sponde dell’Atlantico ha fatto scattare negli USA la corsa al Made in Italy con scorte di Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, agrumi, succhi e liquori come amari e limoncello. Nel 2020, le esportazioni dei formaggi italiani sono crollate del 21%, mentre gli altri prodotti Made in Italy hanno perso circa il 40% del valore export. A salvarsi è stato solo il vino italiano che, tuttavia, ha subito le conseguenze del lockdown della ristorazione con un calo del 4% nel 2020.
La tariffa aggiuntiva del 25% su una lunga lista di prodotti importati dall’Italia e dall’Unione Europea, entrata in vigore il 18 ottobre 2019 per iniziativa dell’ex presidente Donald Trump, ha favorito la diffusione sul mercato statunitense delle imitazioni statunitensi – che non devono rispettare i rigidi disciplinari delle produzioni nazionali –, come il Parmesan, la cui produzione a livello mondiale ha addirittura superato quella degli originali Parmigiano Reggiano e Grana Padano.

Sul Parmigiano Reggiano le tariffe aggiuntive pesavano da 2,15 a 6 dollari al chilo in più, con un aumento del prezzo a scaffale per i consumatori americani dai 40 ai 45 dollari al chilo. “La sospensione dei dazi aggiuntivi sui prodotti agroalimentari europei da parte della nuova amministrazione Biden, nell’ambito di un più ampio accordo con l’Unione Europea, è davvero una boccata d’ossigeno per l’export agroalimentare dell’Emilia-Romagna verso gli USA, in particolare per i prodotti lattiero-caseari come il Parmigiano Reggiano, ma non solo” ha commentato l’assessore all’Agricoltura di Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi.

Gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato extra-europeo per l’export dell’agroalimentare Made in Italy, per un valore record vicino ai 5 miliardi nel 2020, in crescita del 5% nonostante l’emergenza Covid ed i dazi. “Ci sono le condizioni per un nuovo record storico per le esportazioni agroalimentari nazionali italiani negli Stati Uniti dove con l’avanzare della campagna di vaccinazione iniziano a riaprire i ristoranti che rappresentano un mercato di sbocco determinante per i produttori italiani” ha dichiarato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, fiducioso nell’arrivo di un accordo definitivo.
“La pandemia mondiale ha rimesso al centro il valore del cibo di qualità, controllato e sicuro, come quello che proviene dai nostri territori. Resto convinto che questo è il tempo nel quale serve uno sforzo corale da parte di tutti i Paesi per creare un mercato globale delle opportunità, mettere da parte guerre commerciali tra Paesi che non giovano a nessuno” ha concluso l’assessore Mammi in un comunicato stampa, ringraziando la Commissione Europea “per l’impegno profuso nell’ottenere questo importante risultato di mediazione politica con gli Stati Uniti”.