Ieri, 9 settembre, si è conclusa Macfrut, la fiera internazionale del settore ortofrutticolo che si tiene a Rimini. Partita come una scommessa in un periodo di grandi incertezze, come del resto altre fiere di nomea internazionale quali Cibus o il Salone del Mobile, Macfrut è riuscita ad attirare in tre giorni di esibizione ben 32.600 visitatori. Sono numeri inferiori rispetto a quelli dell’edizione 2019, ma si tratta comunque di un successo che non tutti inizialmente osavano sperare.

Macfrut 2021

E’ il chiaro segnale che siamo di fronte a una svolta – ha commentato il Presidente di Macfrut, Renzo Piracciniil settore con questa ampia partecipazione ha dimostrato il grande attaccamento a questa manifestazione, che rappresenta la vetrina italiana dell’ortofrutta nel mondo, così come la grande voglia di tornare a relazioni ‘normali’ in presenza come non avveniva da mesi. Nel corso della tre giorni si è respirata un’aria frizzante di entusiasmo, testimoniata da una partecipazione al di sopra di ogni più rosea aspettativa”. Il successo di Macfrut, dunque, conferma ancora una volta che quando istituzioni e attori economici fanno squadra, l’Italia è in grado di rappresentare un punto di riferimento a livello globale.

Tra le nazioni protagoniste di questa edizione 2021 una novità è stata rappresentata dallo Zimbabwe, stato dell’Africa subsahariana con un’importante tradizione agricola, un tempo considerato il granaio della regione. Come scrive Gianni Bauce su Africarivista, “il settore agricolo in Zimbabwe, grazie anche alla grande abbondanza di terra coltivabile, è da sempre uno delle voci più importanti dell’economia: rappresenta il 14 % del PIL del Paese, vale il 40% dell’export e impiega 70% della manodopera.”

Allan Majuru, direttore dell’Agenzia di promozione e sviluppo del commercio ZimTrade
Allan Majuru, direttore di ZimTrade

Il paese ha di recente messo in atto nuove strategie di supporto al settore agricolo ed ha al contempo individuato nella diversificazione una delle chiavi per il rilancio delle esportazioni, come sottolineato nella National Export Strategy presentata nel 2019 dal Presidente Mnangagwa. Secondo Allan Majuru, direttore dell’Agenzia di promozione e sviluppo del commercio ZimTrade, la partecipazione a Macfrut rappresenta un passo importante nella ricerca di nuovi mercati.

 Lo Zimbabwe, nello specifico, è un forte produttore di agrumi, frutti di bosco, legumi e avocado, tutti prodotti che l’Italia importa. “La partecipazione dello Zimbabwe alla fiera Macfrut con un proprio stand è una grande testimonianza dei buoni rapporti e della crescente collaborazione tra i due paesi, frutto del lavoro e dell’impegno di tutti i partner”, ha comunicato l’addetto commerciale dell’Ambasciata d’Italia ad Harare.

una coltivazione in zimbabwe

La speranza è dunque quella di aprire nuovi spazi in un mercato dal grande potenziale per il settore ortofrutticolo dello Zimbabwe. Una speranza rafforzata dalla buona accoglienza riscontrata dagli operatori presenti a Macfrut. Hazel Masvanhise, direttrice di Farmbay, una delle tre aziende partecipanti, ha affermato che le reazioni positive dei potenziali compratori sono la dimostrazione del potenziale che risiede in maggiori esportazioni verso l’Italia e il resto dell’Europa.