Con l’obiettivo di rilanciare i progetti interrotti a causa dello scoppio della crisi libica, il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha ribadito, nel corso degli ultimi mesi, la necessità di rafforzare la presenza diplomatica italiana in Libia.

A rimarcare questo proposito è stata l’Ambasciata d’Italia in Libia, che lo scorso 8 dicembre ha dichiarato, attraverso un tweet, il raggiungimento di un accordo in merito alla realizzazione del tratto autostradale Ras Agedir – Misurata.
Come riportato dal quotidiano online Sicurezza Internazionale, per Roma si tratta di progressi che confermano “la determinazione italiana e libica a realizzare le opere infrastrutturali, di rilevanza strategica per entrambi i Paesi, previste dal Trattato di Amicizia, Partenariato e Cooperazione”, con riferimento a un accordo siglato nel 2008.
In particolare, la rappresentanza diplomatica ha precisato che la Commissione mista paritetica italo-libica ha concordato l’invio delle lettere d’invito alle imprese pre-qualificate a partecipare alla gara d’appalto sul lotto 4 del progetto Ras Agedir-Misurata, mentre ha mostrato la volontà di raggiungere un’intesa con il Consorzio assegnatario del lotto 1, relativo al tratto Emssad – al Marj, in modo da iniziare i lavori il prima possibile.

Il progetto stradale, che si estende per più di 1.700 chilometri da Emssad a Ras Agedir, collega i confini orientali del Paese con l’Egitto e quelli occidentali con la Tunisia, passando per l’aeroporto internazionale di Tripoli. Il costo del progetto, concordato nel 2008, ammonta a circa 5 miliardi di dollari, a carico della parte italiana, secondo l’articolo 9 del trattato di Amicizia.
La realizzazione della strada costiera è uno dei progetti più strategici e innovativi per la Libia, poiché rappresenta un pilastro essenziale per lo sviluppo e la prosperità dell’economia del Paese.
Facilitando gli spostamenti tra le principali città, il collegamento stradale favorisce lo sviluppo delle aree agricole, industriali e turistiche, oltre alla creazione di nuove comunità residenziali e centri di servizio.

Altro fine del progetto è anche quello di rafforzare la cooperazione strategica e il partenariato tra i paesi limitrofi, contribuendo all’avanzamento degli scambi economici tra i paesi della regione dell’Africa e dell’Unione Europea.
L’Italia, oltre nel campo delle infrastrutture, è impegnata a fornire sostegno alla Libia anche nei settori della sanità – attraverso la costruzione di ospedali, l’invio di personale sanitario e la ricezione di bambini malati di cancro – e delle energie rinnovabili, settore chiave per il rilancio della cooperazione con la Libia.