Gianfranco Damiano, Presidente della Camera di Commercio Italo-Libica ha concluso una visita di 10 giorni a Bengasi, in Libia, durante la quale ha incontrato il console italiano Carlo Batori, il sindaco di Bengasi Al Safar Emran Fadhlall Almed, il Viceministro degli Interni Faraj Ghaiam ed altre autorità locali. Lo ha comunicato la Camera di Commercio con una nota stampa.

Agli incontri ufficiali sono seguiti meeting con imprenditori, visite in alcune aziende e sopralluoghi in aree potenzialmente rilevanti per lo sviluppo d’iniziative economiche. Questa missione fa seguito alla precedente del gennaio 2019 che vide la partecipazione di 15 aziende italiane.
La Cirenaica presenta varie opportunità che potrebbero coinvolgere imprese italiane, maggiormente nei settori oil&gas, food, sanità, infrastrutture, impiantistica, costruzioni e formazione, tutte aree strategiche per lo sviluppo socioeconomico della Libia.
A questo si aggiunge la presenza del nuovo Consolato italiano, che potrà supportare gli operatori italiani nella regione. Il consolato è retto dal Console Carlo Batori che, nonostante i pochi mesi di apertura della sede, già gode di ampia stima da parte della comunità bengasina. A Bengasi la disponibilità verso le imprese italiane è rimasta immutata.

La sospensione dei voli diretti dall’Italia rimane il principale disagio per le imprese italiane, abituate in passato a raggiungere la Libia in meno di 90 minuti ed oggi obbligate a uno scalo intermedio, con soste a Tunisi, Istanbul o Cairo. È necessario, afferma la nota, che il nostro Paese riveda il divieto del Ministero dell’Interno che non consente la rotta diretta.
Tra le opportunità che la città offre, è di grande interesse il restauro dell’imponente patrimonio architettonico della città storica, di prevalente realizzazione italiana. Su questo tema il Consolato italiano organizzerà a breve un workshop sempre a Bengasi. Questo progetto specifico nella ricostruzione della Bengasi storica vedrebbe coinvolti vari soggetti italiani: università, aziende e ordini professionali.

In tema di educazione, la visita ha permesso di stringere nuove relazioni tra una nota università italiana e un campus bengasino, per l’avvio di percorsi didattici nelle facoltà di economia, turismo e lingua inglese, con l’obiettivo di ampliare questa collaborazione istituendo altri corsi di specializzazione nelle facoltà di ingegneria e architettura.
All’inizio della missione il Presidente ha visitato il mausoleo di recente costruzione che ospita il corpo di Omar Al Mukhtar, il quale guidò la resistenza contro della Libia l’occupazione italiana e venne catturato impiccato nel 1931.
Un’ulteriore visita è stata effettuata alla Basilica Cattolica di Bengasi, in stato di abbandono. Nella comunità locale ferve una discussione per il suo riutilizzo come centro culturale interreligioso.