Le donne italiane all’estero hanno deciso, in quest’ultimo anno, di unirsi per fare squadra o semplicemente per sentirsi meno isolate a causa delle restrizioni imposte per limitare il contagio da Covid 19. Sono nate così le “reti rosa”, reti di imprenditrici italiane, attive in diversi settori, che hanno deciso di condividere le proprie esperienze di vita e le proprie iniziative professionali realizzate al di fuori dei confini italiani.

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Le esperienze delle donne italiane, nate in quest’ultimo anno, sono supportate dai Comitati degli Italiani all’Estero (Comites), organismi di rappresentanza – attivi in 105 circoscrizioni consolari – fondamentali per la vita delle comunità, perché ne raccolgono informazioni e istanze, le rappresentano agli uffici consolari e alle ambasciate ed insieme promuovono delle iniziative di interesse per la comunità. È in questo contesto che si collocano le “reti rosa”, tema di una delle ultime puntate di “Voci dalla Farnesina” – il podcast realizzato dal Maeci in collaborazione con l’agenzia Ansa.

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Elisabetta Ghisini, Presidente del Comites di San Francisco

Tra le esperienze più importanti delle donne italiane all’estero vi è la creazione di una “Rete rosa” ispirata dalla Presidente del Comites di San Francisco, Elisabetta Ghisini, che mira a creare un punto di confronto e aggregazione tra donne imprenditrici della Bay area, in California, ma nello stesso tempo a proporre un modello che può essere seguito anche in altri contesti. Lanciata lo scorso 27 giugno, con la partecipazione di circa 60 persone, la Rete è un’occasione di networking e un forum per lo scambio di esperienze per rafforzare il ruolo delle donne italiane nella società. “La rete è un’idea che avevo da tempo perché ritengo che le professioniste italiane all’estero affrontino problematiche diverse rispetto ai loro colleghi uomini; il nostro stile di leadership è diverso e mi sono sempre chiesta quale sia il ruolo che svolge la cultura di origine su questo stile” spiega Elisabetta Ghisini a “Voci dalla Farnesina”.

Mariangela Stagnitti
Mariangela Stagnitti, Presidente del Comites di Brisbane

Un’altra iniziativa di grande rilievo è quella proposta dalla Presidente del Comites di Brisbane, Mariangela Stagnitti, il cui obiettivo è di far uscire le donne della comunità italiana dall’isolamento imposto dal Covid-19 e creare un luogo sicuro per continuare a confrontarsi. “La mia idea è nata per caso, parlando con altre donne dei problemi emersi nel corso del lockdown, specie la solitudine” ha detto Mariangela Stagnitti. “Ho deciso così di mettere insieme una serie di video con le tante esperienze che mi sono state raccontate da donne che talvolta non potevano contare su alcun sostegno. Questo mi ha anche consentito di dare una mano in particolare alle giovani donne che si trovavano qui in Australia e a causa della pandemia non potevano rientrare in Italia, che magari avevano perso il lavoro e ora fanno parte di questa rete” ha concluso la Presidente del Comites di Brisbane, raccontando la propria esperienza al podcast del Maeci.

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Marilena Rossi, Presidente del Comites di Dortmund

L’ultima iniziativa da annoverare riguarda, invece, le donne italiane in Germania, promossa dalla Presidente del Comites di Dortmund, Marilena Rossi, che si è concretizzata nella pubblicazione di un testo dal titolo “Un urlo ci salverà”. Il volume raccoglie 10 storie di donne italiane durante la pandemia, che si svolgono nei diversi ambienti, familiare, di lavoro, scolastico e che costituiscono un incoraggiamento e anche una speranza per persone che hanno dovuto spesso affrontare l’epidemia in condizioni molto difficili, anche dal punto di vista psicologico, cercando soluzioni che potessero continuare a garantire delle relazioni sociali. Le donne italiane nel libro “Raccontano come sono riuscite a stare meglio grazie alla voce e ad averla tirata fuori in modo costruttivo […]. Le parole sono importanti possono porre le basi per azioni mirate e costruttive, la voce è uno strumento potentissimo e usarla per diffondere serenità, positività e progettualità può essere un piccolo passo per abbattere diseguaglianze e muri di indifferenza” ha spiegato Marilena Rossi al giornalista Salvatore Russo in “Voci dalla Farnesina”.

“Abbiamo guardato (alle reti rosa) con grande interesse, perché il ruolo della donna nell’emigrazione italiana, sebbene fondamentale nel rafforzare l’identità italiana all’estero, non è mai stato valorizzato storicamente; queste iniziative invece guardano alla donna pensando al contributo che esse possono fornire in una società moderna, in cui hanno assunto un ruolo moderno”, ha concluso Giovanni Maria De Vita, capo dell’Ufficio I della Direzione generale per gli Italiani all’Estero, in una delle ultime puntate di “Voci dalla Farnesina”.