Il 16 luglio, la Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese si è recata in visita in Marocco, dove ha incontrato il Ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione africana e dei Marocchini residenti all’estero Nasser Bourita, il Ministro dell’Interno Abdelouafi Laftit, e il Ministro dell’Habous e degli Affari islamici Ahmed Taoufiq.

Al centro dei colloqui l’attuazione del partenariato strategico italo-marocchino, il rafforzamento della cooperazione nel settore della sicurezza, la gestione dei flussi migratori, il contrasto al crimine organizzato e il dialogo interreligioso. Come si legge in una nota rilasciata dal Ministero dell’Interno, gli incontri hanno offerto l’occasione per fare il punto sull’attuale stato dei rapporti di collaborazione tra due Paesi uniti da legami di amicizia, anche grazie all’importante presenza della comunità marocchina in Italia, la prima tra le comunità extra-europee residenti sul territorio nazionale.
Lamorgese ha descritto la visita come «una tangibile dimostrazione del saldo legame esistente tra i due Paesi», evidenziando l’eccellenza delle relazioni italo-marocchine e sottolineando la ferma volontà dell’Italia di «progredire ulteriormente e accrescere il livello di scambio, sia culturale sia commerciale, sulla base di valori condivisi e ispirati a una politica equilibrata e di apertura al confronto». La Ministra ha dichiarato inoltre che «il Marocco rappresenta un partner imprescindibile per qualsiasi efficace strategia sul fronte della migrazione, della sicurezza e dello sviluppo».

L’incontro con la controparte, il Ministro dell’Interno Abdelouafi Laftit, si è concentrato su diversi temi, tra cui il tema migratorio, la sicurezza e il contrasto al terrorismo. Le parti hanno affrontato il tema dei migranti minorenni non accompagnati presenti in modo irregolare sul territorio italiano, e Laftit ha confermato l’impegno del Marocco a collaborare nel loro rimpatrio.
I Ministri si sono poi soffermati sulla cooperazione di polizia tra i due paesi, con particolare attenzione per la lotta al terrorismo e al crimine organizzato. Laftit ha parlato di collaborazione positiva tra i servizi di sicurezza, caratterizzata da una coordinazione strutturata e uno scambio permanente di informazioni e intelligence, auspicando infine il rafforzamento di tale cooperazione, di fronte alle diverse sfide che accomunano i due paesi.

«La cooperazione di polizia tra i due Paesi – ha invece affermato Lamorgese – è ottima e, sulla base dell’Accordo contro il terrorismo, la criminalità organizzata e il traffico di droga del 1987 e i successivi strumenti convenzionali, si è arricchita nel tempo», aggiungendo poi a fine incontro: «siamo pronti a rafforzare la nostra collaborazione bilaterale nella prevenzione e nel contrasto alla radicalizzazione, all’estremismo e al terrorismo anche attraverso una maggiore condivisone di esperienze e di informazioni tra le nostre Forze di polizia».