Il direttore di INDiplomacy, Khalid Chaouki, è stato intervistato dal giornalista Aldo Torchiaro su RiformistaTV, la televisione del giornale Il Riformista.

Khalid Chaouki intervistato da RiformistaTV
Khalid Chaouki intervistato da RiformistaTV

La puntata della rubrica Sottotorchio ha offerto l’occasione per un confronto sull’Italia e l’importanza di rafforzare le relazioni internazionali soprattutto con i Paesi del Mediterraneo e africani.

Secondo Khalid Chaouki, infatti, “viviamo in una fase storica molto complicata e piena di sfide enormi per l’Italia e per l’Europa. Occorre moltiplicare i legami con i Paesi vicini, rapporti strategici per affrontare insieme le insidie che ci attendono“.

Ho vissuto direttamente quello che è una grande potenzialità e forza dell’Italia, accompagnata però da un punto debole. La potenzialità e la forza è la collocazione geografica, geostrategica dell’Italia nel Mediterraneo: un ponte tra l’Europa, l’Africa e l’Asia” spiega Chaouki.

E dall’altra parte, però, molte volte non siamo capaci di fare sistema rispetto a tutte queste grande peculiarità che l’Italia ha per storia, per collocazione geografica. Molte volte non ci sappiamo vendere oppure non sappiamo fare rete tra di noi. Per questo ho deciso di dare visibilità, di provare a mettere in rete quella che è la diplomazia parallela italiana nel mondo, cioè quello che l’Italia fa non per forza solo attraverso le sue ambasciate, ma attraverso l’economia, la cultura, le persone”.

Khalid Chaouki intervista

L’attività che INDiplomacy porta avanti ormai da più di un anno, attraverso articoli, approfondimenti ed eventi, guarda infatti proprio a questo. Come racconta Chaouki nell’intervista con Torchio, INDiplomacy rappresenta “uno sforzo di mettere insieme, almeno a livello di comunicazione, quel sistema Italia che spesse volte è frammentato. C’è una rete di italianità nel mondo che andrebbe oggi rafforzata, sostenuta, e in questo modo, tornando al mio vecchio mestiere di giornalista, provo, proviamo, a raccontarlo”.

L’intervista si concentra poi su alcuni aspetti cruciali che compongono la diplomazia italiana nei confronti dei suoi vicini. A partire dalla politica energetica e dal rinnovato rapporto con l’Algeria, con cui “l’Italia condivide una storia lunga, antica, nata con la lungimiranza di Enrico Mattei e con Eni. Quello che è successo oggi ci risveglia rispetto quella che la nostra identità mediterranea. Quindi penso che è molto importante rafforzare questo rapporto con questo partner strategico come l’Algeria. Così vale per il Marocco e per la Libia.”

Mario Draghi in Algeria
Mario Draghi in Algeria

Un altro tema è quello della capacità di attrattiva dell’Italia, tema che si ripresenta con la candidatura di Roma ad ospitare Expo 2030.  “È molto importante promuoversi oggi – sostiene Chaouki – non solo pensando noi italiani a proporci nel mondo, ma trovando alleati come si fa in queste candidature. E quindi è importante tenere vive le relazioni con i Paesi amici e magari anche un po’ più distanti, perché in questi momenti serve mettere a frutto quella rete di relazioni che magari molte volte rischiamo di trascurare”.

Infine, la formazione, o meglio la capacità dell’Italia di divenire un punto di riferimento per studenti e ricercatori da tutto il mondo: uno strumento di soft power spesso trascurato. L’impressione di Chaouki è positiva: “oggi c’è una bella tendenza interessante di studenti stranieri, soprattutto africani, che si stanno avvicinando alle università italiane. Penso che la formazione delle classi dirigenti di questi Paesi sia la migliore garanzia per la prosecuzione dei rapporti anche nel futuro.”