Draghi vola in Turchia per incontrare Erdoğan: dialogo su Ucraina, crisi alimentare e migranti tra due partner riluttanti, ma imprescindibili l’uno per l’altro.


Questo pomeriggio, il Presidente del Consiglio Mario Draghi volerà ad Ankara, in Turchia, per un summit con il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan.

Draghi ed Erdoğan al G20 di Roma. Italia Turchia.
Draghi ed Erdoğan al G20 di Roma

Draghi arriva accompagnato dai ministri degli Esteri, Luigi Di Maio, della Difesa, Lorenzo Guerini, dell’Interno, Luciana Lamorgese, dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti e della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. 

Si tratta del terzo vertice intergovernativo nella storia delle relazioni diplomatiche tra Italia e Turchia, il primo da dieci anni a questa parte. L’obiettivo del summit è quello di rilanciare la partnership bilaterale, a partire da alcuni temi chiave come la guerra in Ucraina, la crisi alimentare e i flussi migratori.

Nell’aprile 2021, durante una conferenza stampa, Draghi aveva definito Erdoğan “un dittatore”, creando un incidente diplomatico. I due presidenti hanno però ricucito lo strappo, grazie ad ampi colloqui in almeno due occasioni, a margine del G20 di Roma, il 30 ottobre scorso, e del recente Summit Nato. L’incontro di oggi giunge dunque a conclusione di questo riavvicinamento, e segna una svolta nelle relazioni bilaterali con un partner di importanza strategica per l’Italia.

Mario Draghi al vertice NATO
Mario Draghi al vertice NATO

La Turchia, infatti, è uno degli attori con cui è imprescindibile confrontarsi nell’area del Mediterraneo allargato. In diverse partite, da quella energetica all’evoluzione dello scenario libico, Ankara gioca un ruolo fondamentale, e non è raro che tra interessi turchi ed italiani ci sia una qualche forma di allineamento.

Rimanendo sul tema energia, sul territorio turco passa il gasdotto Tanap (Trans-Anatolian Pipeline), che si collega poi con la Tap, costitutendo la terza rotta di approvvigionamento di gas per l’Italia dopo i flussi dall’Algeria e dalla Russia, con volumi in aumento del +62.5%.

Anche dal punto di vista economico e commerciale, i rapporti con la Turchia sono rilevanti: Ankara è il primo partner per l’Italia in Medio Oriente e Nord Africa. Nel 2021, l’interscambio si è attestato a 19,4 miliardi di euro (+27,7% rispetto all’anno precedente), con esportazioni italiane per 9,5 miliardi (+23,6%). Gli investimenti diretti italiani in Turchia ammontano a circa 6 miliardi di dollari e, secondo i dati del ministero del Commercio turco, le aziende con capitale proveniente dall’Italia in Turchia sono oltre 1.500.

Infine, il ruolo centrale che Draghi ha saputo giocare nel sostegno europeo all’Ucraina e l’importanza di Erdoğan quale mediatore nella crisi, conferiscono al vertice di oggi un peso che va oltre gli interessi nazionali dei due Paesi.

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Il presidente turco Erdoğan. Credit:Oksana Skendzic/SIPA/1910071827

L’arrivo di Draghi ad Ankara è previsto alle 15.30, ora locale. Alle 16.15 è in programma una visita del premier all’Antkabir, il mausoleo di Ataturk. Alle 17 è previsto, invece, l’arrivo al Palazzo Presidenziale, dove si terrà il colloquio con Erdoğan.

Parallelamente si terranno i bilaterali tra i ministri italiani e quelli turchi, con la firma di accordi e protocolli d’intesa in ambiti che vanno dalla cooperazione in materia di affari esteri e difesa al sostegno alle micro, piccole e medie imprese, dallo sviluppo sostenibile al riconoscimento delle patenti di guida. Alle 19 circa è prevista infine la conferenza stampa congiunta dei due presidenti.