Lo scorso 20 gennaio, si è tenuto il webinar “Innovation in dairy products and emerging trends in dairy sector”, organizzato dalla Pakistan Dairy Association – attiva nell’industria lattiero casearia – insieme con CremonaFiere e Unido.
Il Pakistan è il quarto produttore di latte a livello mondiale e, data la sua complementarietà con l’economia italiana, è un Paese in grado di offrire maggiori opportunità di investimento per le aziende italiane, tanto più alla luce del progressivo miglioramento delle condizioni di sicurezza.

Le tematiche trattate nell’evento del Prof. Lorenzo Morelli, Docente di microbiologia e Direttore del Dipartimento di “Scienze e Tecnologie Alimentari per una filiera agro-alimentare Sostenibile” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, hanno promosso uno scambio di conoscenze su trend emergenti a livello globale, nuovi prodotti ed innovazione tecnologica all’interno del settore.
Per portare avanti le opportunità di business e di investimento in Pakistan nel settore lattiero caseario e dell’allevamento, il 28 gennaio scorso, è stato organizzato un incontro virtuale tra CremonaFiere, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Ambasciata del Pakistan in Italia. In questa occasione, sono state esplorate nuove tecnologie da implementare nel Paese asiatico per la produzione di latte e formaggio, la conservazione delle razze da allevamento e le soluzioni per il packaging e il marketing dei prodotti. Si è discusso anche dell’organizzazione, nei prossimi mesi, di nuove iniziative volte a sostenere, allo stesso tempo, l’imprenditoria femminile e i rapporti commerciali tra Italia e Pakistan.

Va ricordato che l’Italia è tra i primi dieci paesi esportatori verso il Pakistan e quinta in Europa. Tra il 2014 e il 2017, le esportazioni italiane hanno conosciuto un costante aumento (421 mln di euro nel 2014, 440.5 l’anno successivo, per superare i 620 nel 2016 ed i 756 nel 2017), con un saldo che è diventato a nostro favore a partire dal 2016 (per quasi 160 mln). Malgrado un rallentamento nel 2018, l’interscambio resta a livelli elevati anche nel 2019.
Dopo la presenza imprenditoriale italiana in Pakistan nel settore energetico (con Eni attiva dal 2000), in quello meccanico-tessile e calzaturiero (con l’attività di diverse associazioni presenti sul territorio), ora è la volta del settore agroalimentare.
Nonostante la previsione di un trend negativo delle esportazioni, per effetto della pandemia COVID-19, il Direttore di CremonaFiere, Massimo De Bellis, ha spiegato che “crediamo fortemente nelle potenzialità e nella competitività del sistema agro-zootecnico italiano sui mercati esteri. Per questo abbiamo aderito volentieri all’iniziativa della Pakistan Dairy Association, un’azione diretta e concreta che contiamo di far proseguire con nuove iniziative già nei prossimi mesi“.