Lo scorso 10 gennaio, il Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio ha incontrato a Roma, presso Villa Madama, l’omologa tedesca Annalena Baerbock. Il colloquio, spiega la Farnesina, si è concentrato sul rafforzamento della cooperazione bilaterale tra Italia e Germania e sui principali temi dell’Unione Europea e dell’agenda internazionale.

L’incontro è servito innanzitutto per definire una roadmap precisa per l’adozione di un “piano d’azione” volto a rafforzare in maniera significativa i rapporti bilaterali, sulla falsa riga del Trattato di Aquisgrana, che regola i rapporti tra Francia e Germania, e in linea con il Trattato del Quirinale, firmato di recente a Roma da Draghi e Macron.
La volontà di arrivare ad un accordo simile era già stata espressa dallo stesso Draghi e dal neoeletto cancelliere tedesco Olaf Scholz in occasione della visita di quest’ultimo a Palazzo Chigi, prima di Natale. I due capi di governo avevano infatti detto di voler dare una nuova dinamica alle relazioni bilaterali, dando vita a meccanismi di coordinazione e scambio simili a quelli previsti dal Trattato del Quirinale e suggellando così la creazione di un triangolo Germania-Francia-Italia, con l’occhio rivolto soprattutto alle dinamiche europee. Il tema era stato poi oggetto del primo incontro tra Di Maio e Baerbock, tenutosi a margine del G7 di Liverpool.
La decisione presa dalle due diplomazie è quella di concretizzare questo accordo nella prima metà del 2022. “Con la ministra Baerbock ci siamo dati delle tempistiche che guardano a metà anno per organizzare il summit bilaterale tra Italia e Germania e in quell’occasione firmare il piano” ha spiegato Di Maio, sottolineando che “i tempi sono maturi per rendere questa lunga amicizia una partnership strategica”. Al di là degli affari europei, Di Maio ha citato la crisi climatica, la pandemia e l’instabilità geopolitica come temi su cui si concentrerà la collaborazione tra Italia e Germania.
Cooperazione che secondo Baerbock è già “intensa, più che con altri Paesi in Europa”, e il cui rafforzamento andrà a beneficio di tutta l’Unione europea. La ministra degli Esteri, leader dei Verdi e volto nuovo nel panorama politico tedesco, ha sottolineato l’importanza dei legami tra Italia e Germania dal punto di vista economico, soprattutto in ambito manifatturiero, così come da quello culturale, e ha rimarcato la volontà di rendere i cittadini partecipi del rafforzamento dei rapporti bilaterali, attraverso gemellaggi comunali e il coinvolgimento dei giovani. Un altro tema toccato, particolarmente caro a Baerbock, è quello del contrasto comune ai cambiamenti climatici.
I due ministri hanno affrontato infine il tema delle migrazioni. Di Maio ha parlato della necessità di “dare impulso a nuovi negoziati europei sulla gestione del fenomeno migratorio” e di “raggiungere un sistema per la redistribuzione dei migranti”, oltre che a rafforzare la cooperazione con i paesi di provenienza o di transito dei flussi migratori.

Baerbock ha parlato di una “visione comune” tra Roma e Berlino sul tema dei rifugiati, sottolineando che serve una “politica europea comune dell’asilo. Sappiamo che è un’impresa ardua ma lo status quo non è accettabile”.
L’incontro tra i due ministri ha rafforzato il percorso verso un salto di qualità nelle relazioni tra Italia e Germania. Per l’Italia, un’ufficializzazione del triangolo Parigi-Berlino-Roma costituirebbe un risultato non di poco conto, con cui il governo guidato da Draghi lascerebbe un segno importante nella politica estera del paese, eredità dell’enorme prestigio europeo di cui gode il Presidente del Consiglio.