Mancano ormai solo 5 giorni alle elezioni politiche del 25 settembre, un appuntamento elettorale fondamentale per il nostro paese.

Come forse non molti sanno, dal 2006 alle elezioni possono partecipare anche oltre 5 milioni di italiani residenti all’estero, ai quali è permesso votare dal proprio paese per residenza.
Possibilità concessa anche a coloro che si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi, posto che abbiano richiesto di ricevere il plico elettorale al proprio domicilio estero. Tale domanda doveva essere effettuata entro il 24 agosto scorso.
Per poter votare, i cittadini residenti all’estero devono essere iscritti all’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, e alle liste elettorali.
Il voto dall’estero avviene per corrispondenza: gli iscritti all’AIRE ricevono infatti una busta con dentro la scheda elettorale, una busta bianca piccola in cui inserire la scheda, un foglio di istruzioni, il certificato elettorale, una busta grande preaffrancata indirizzata al consolato e la lista dei candidati.

Considerata la necessità di far pervenire le schede in Italia entro la data delle elezioni, deve essere espresso in anticipo. I cittadini, infatti, dovranno esprimere la propria preferenza entro il 22 settembre ore 16 locali, facendo arrivare per posta le schede presso il Consolato di riferimento. Le schede verranno poi convogliate a Roma, dove avviene lo spoglio.
Tutti i paesi esteri sono racchiusi in un’unica circoscrizione, denominata Circoscrizione Estero, che è divisa in quattro aree: Europa (che include anche Russia e Turchia), America meridionale, America settentrionale e centrale, Africa-Asia-Oceania e Antartide.
Con il loro voto, gli italiani all’estero eleggeranno 8 deputati e 4 senatori, così suddivisi: 3 deputati e un senatore in Europa, 2 deputati e un senatore in Sudamerica, 2 deputati e un senatore in Nord e Centramerica, un deputato e un senatore in Asia-Africa-Oceania. Una particolarità del voto dall’estero è che i cittadini avranno modo di esprimere una preferenza, cosa che invece non è prevista per chi vota in Italia, dal momento che la legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum, prevede listini bloccati.

La modalità di voto per corrispondenza ha dato adito, negli anni, a diverse polemiche. Il sistema, infatti, è caratterizzato da diverse falle organizzative e di sicurezza. Molti italiani residenti in Spagna, per esempio, hanno segnalato di non aver ricevuto le schede necessarie per votare alle elezioni del 25 settembre, o di averle ricevute, ma sbagliate. Allo studio delle istituzioni vi sono diversi sistemi alternativi, come il voto elettronico.
Nonostante le difficoltà, tuttavia, il sistema garantisce agli italiani all’estero un diritto civile fondamentale: quello di scegliere i propri rappresentanti politici.