La Corea del Sud si conferma un partner sempre più importante per l’Italia. I rapporti con la repubblica asiatica, tradizionalmente cordiali e solidi dal punto di vista economico, si sono rafforzati negli ultimi anni, innalzandosi al livello di partenariato strategico nel 2018, in occasione della visita ufficiale a Roma del presidente sudcoreano Moon Jae-in.

Il consolidamento del rapporto bilaterale è legato all’aumento degli scambi commerciali registrato negli ultimi anni, ma anche ad una maggiore convergenza di interessi in ambito politico. Sia l’Italia che la Corea del Sud, in quanto medie potenze, hanno a cuore la tenuta del multilateralismo, messo a dura prova in questi anni dal disimpegno globale americano e dalle crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina. Le condizioni per un dialogo più strutturato su temi di interesse comune, dunque, ci sono tutte.
Non è un caso, dunque, che lo scorso 28 settembre si sia tenuta presso la Farnesina la prima sessione degli Incontri Strategici in materia di Industria, Energia e Commercio con la Corea del Sud, uno strumento di dialogo bilaterale lanciato proprio nel 2018 con la visita di Moon. L’incontro è stato co-presieduto, per parte italiana, dal Sottosegretario Manlio Di Stefano e, per parte coreana, dal Vice Ministro del Commercio, Industria ed Energia sudcoreano, Park Jin-Kyu.

L’incontro, si legge in una nota del ministero, ha consentito di fare il punto sulle collaborazioni bilaterali esistenti e le importanti prospettive di collaborazione industriale nei settori delle tecnologie avanzate e della robotica, e in ambito sanitario, biotecnologie, e tessile; nel campo del gas naturale, dell’idrogeno e delle rinnovabili; nella facilitazione del commercio e degli investimenti.
“Italia e Corea del Sud sono due economie accomunate dalla capacità trasformatrice e dell’inventiva imprenditoriale” – ha dichiarato il Sottosegretario Di Stefano. “La Corea è il Paese che importa più prodotti italiani pro capite in Asia Orientale, e rappresenta per le nostre imprese un mercato di riferimento nell’area. Inoltre, la Corea è uno dei Paesi al mondo che più investe in ricerca e sviluppo, e per questo vediamo rilevanti prospettive di collaborazione scientifico-tecnologica nei prossimi anni.”

A livello commerciale, le esportazioni italiane verso la Corea hanno superato i 6 miliardi di dollari nel 2020. L’Italia si posiziona come 24° cliente e 15°fornitore del paese asiatico, in costante risalita negli ultimi anni. Gli investimenti, invece, sono meno sviluppati. Tuttavia, alcuni settori presentano significative opportunità di crescita.
Vi è innanzitutto il settore della difesa, grazie alla recente entrata in vigore dell’accordo di cooperazione firmato nel 2018 che, come spiega il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini a Formiche, “pone le necessarie premesse per sviluppare pienamente la cooperazione bilaterale nel settore della difesa in piena coerenza con il progressivo consolidamento delle nostre relazioni in molti altri settori, primo fra tutti quello commerciale”.

Un altro ambito interessante per lo sviluppo della cooperazione tra Italia e Corea del Sud è quello dell’energia. La Corea, infatti, si è data obiettivi ambiziosi dal punto di vista della lotta ai cambiamenti climatici, puntando a divenire carbon neutral entro il 2050 con una strategia basata in particolare sull’idrogeno verde, una fonte su cui anche l’Italia punta molto. All’incontro tra Di Stefano e Park Jin-Kyu, particolare rilievo è stato dato proprio al tema della decarbonizzazione e delle energie rinnovabili.
“Con il Korean Green New Deal, anche Seoul investirà moltissimo nelle energie rinnovabili. L’Italia, con le sue imprese e tecnologie all’avanguardia, è pronta a sostenere tale fondamentale trasformazione del sistema economico coreano verso modelli meno impattanti” ha concluso Di Stefano.