Ci sarà anche Felsina, l’antica Bologna etrusca sviluppatasi tra il IX e il IV secolo a.C., tra le iniziative inserite nel programma ufficiale dell’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina 2022.

La rassegna sulla cooperazione internazionale nel settore turistico e culturale dei due Paesi era stata inizialmente indetta per il 2020, in occasione del 50esimo anniversario dei rapporti diplomatici, e poi rimandata causa pandemia.
L’anno italo-cinese è segnato da importanti occasioni di scambio e cooperazione. Il programma prevede, tra le altre cose, il trasferimento nel Paese orientale della mostra «Tota Italia», costituita da opere esemplari della nascita della Nazione italiana.
La Cina risponderà con una mostra in Italia dell’Esercito di Terracotta, facendo viaggiare una parte delle 800 statue di soldati che il primo imperatore di Cina, Qin Shi Huangdi, volle porre a simbolica difesa del suo mausoleo presso Xi’an nel III secolo a.C. La tradizione musicale dei due Paesi sarà inoltre celebrata da un concerto di musica classica in Cina e uno di musica cinese in Italia, che verranno eseguiti in contemporanea.

In programma anche iniziative di gemellaggio tra i siti Patrimonio dell’Umanità Unesco di entrambi i Paesi, nonché l’elaborazione di un ponte digitale tra Italia e Cina, che migliori e acceleri lo scambio di contenuti.
Ad annunciare l’inclusione della mostra dedicata a Felsina nel programma dell’anno italo-cinese è stato nei giorni scorsi il sindaco di Bologna Matteo Lepore, intervenuto il 14 luglio alla presentazione del progetto espositivo Etruschi. Signori dell’Italia antica”.
Due le tappe previste in Cina: la prima, dal 25 agosto al 25 novembre 2022, sarà ospitata dal Wuhzong Museum di Suzhou, città situata a ovest di Shanghai nella provincia di Jiangsu, con una popolazione di oltre 10 milioni di abitanti; mentre la seconda, tra dicembre 2022 e marzo 2023, si svolgerà nella città di Chengdu, capoluogo della provincia sud-occidentale di Sichuan e una delle città più popolose dell’intera Cina con oltre 14 milioni di residenti.
Il progetto e le due mostre ad esso correlate sono ideati e curati dal Museo Civico Archeologico di Bologna con l’organizzazione di MondoMostre, e offrono l’opportunità di promuovere la conoscenza della raffinata civiltà etrusca, ancora quasi del tutto sconosciuta al popolo cinese.

Il nucleo principale della mostra è costituito dal prestito eccezionale di 303 reperti di altissimo valore storico e artistico provenienti sia dalle collezioni storiche del museo sia dai rinvenimenti effettuati durante gli scavi ottocenteschi a Bologna e nel suo territorio, a cui si affiancano 27 reperti appartenenti al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Tutti i materiali saranno per la prima volta esposti nella Repubblica Popolare di Cina.
La mostra godrà del massimo sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai, diretto da Francesco D’Arelli, e del Consolato Generale d’Italia a Shanghai, rappresentato da Tiziana D’Angelo, in coordinamento con le attività della rete diplomatica volte a favorire il dialogo culturale tra due Paesi distanti e diversi, ma accomunati dal primato di siti UNESCO, dallo sviluppo di grandiose civiltà millenarie che hanno influenzato la storia dell’umanità e da territori ricchi di arte.