Lo scorso 11 febbraio, Italia e Bangladesh hanno festeggiato il 50mo anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche.

Il 12 febbraio 1972, subito dopo che il Bangladesh ottenne l’indipendenza, l’Italia fu tra i primi Paesi a riconoscere il nuovo stato, e tra i primi a sostenerne successivamente l’ingresso alle Nazioni Unite.
Per l’occasione, il Segretario Generale della Farnesina, Amb. Ettore Francesco Sequi, ha ricevuto alla Farnesina l’Ambasciatore della Repubblica Popolare del Bangladesh, Shameem Ahsan.
Durante l’incontro, il Segretario Generale ha consegnato all’Ambasciatore Ahsan un messaggio augurale indirizzato dal Ministro Di Maio al Ministro degli Esteri del Bangladesh, Abdul Momen.
Il colloquio ha anche costituito l’occasione per fare il punto sullo stato delle relazioni tra Roma e Dhaka, definito dalla Farnesina “eccellente”, e per concordare sull’opportunità di rafforzare la cooperazione bilaterale sulle questioni migratorie, così come in settori di comune interesse quali la difesa e l’energia, soprattutto rinnovabile.

L’Italia è infatti uno dei paesi di destinazione preferiti per i migranti bengalesi, complice il fatto che l’Italia sia l’approdo naturale della rotta migratoria che passa dalla Libia, ma anche la presenza di una nutrita comunità bengalese, una delle più grandi comunità straniere in Italia. Dei 150mila cittadini bengalesi presenti in Italia, molti “sono impiegati in vari settori tra cui agricoltura, cantieristica e commercio ambulante”, ha detto in un’intervista per InfoMigrants l’ambasciatore Ahsan, secondo cui esiste la percezione che l’Italia sia accogliente nei confronti dei cittadini del Bangladesh e che sia relativamente facile ottenere un permesso di soggiorno.
Per quanto riguarda le relazioni economiche, l’Italia rappresenta il settimo cliente e il ventunesimo fornitore del Bangladesh. Il Bangladesh esporta in Italia principalmente articoli di abbigliamento e maglieria, calzature, tessuti e prodotti in cuoio, mentre l’export italiano è composto principalmente di macchinari e prodotti chimici. Fatta eccezione per una brusca frenata nel 2020, il valore dell’interscambio commerciale è cresciuto in maniera significativa negli ultimi anni, raggiungendo i 2,1 miliardi di euro nel 2019.

La dirompente crescita economica del Bangladesh, che ha rappresentato negli ultimi anni un vero e proprio miracolo economico, rende il paese un partner ancor più appetibile per l’Italia, anche in un’ottica di rafforzamento delle esportazioni verso l’Asia.
La crescente importanza degli scambi bilaterali è dimostrata anche dalla recente notizia della creazione di un collegamento diretto tra il porto di Ravenna e quello di Chattogram, nel sud-est del Bangladesh, ad opera della compagnia di navigazione Kalypso.