Lo scorso 18 maggio si è svolto in forma digitale l’incontro “La percezione delle eccellenze produttive italiane all’estero”, organizzato per presentare la seconda edizione di Be-Italy, indagine sull’attrattività del Paese realizzata dall’Istituto IPSOS. L’evento è stato introdotto dal Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio e dal Direttore Generale della Farnesina per la Promozione del Sistema Paese Lorenzo Angeloni.

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Nando Pagnoncelli © Massimiliano Stucchi

Il Presidente dell’Istituto IPSOS Nando Pagnoncelli ha poi presentato i risultati della ricerca. L’indagine, svolta in 18 paesi diversi con una survey di 500 interviste online per paese, oltre ad analizzare la reputazione e l’immagine internazionale dell’Italia ha riservato ampio spazio alla percezione del Made in Italy, dei marchi e delle nostre eccellenze settoriali.

La volontà di effettuare un’ampia indagine demoscopica sulla percezione internazionale del Paese nasce, ha affermato il ministro Di Maio, “da una considerazione generale: l’Italia non è soltanto una superpotenza culturale, erede di un patrimonio storico straordinario, ma è anche una fucina di alta tecnologia, progresso, innovazione”. Il Made in Italy, dunque, non è soltanto moda, o agroalimentare: le aziende italiane rappresentano l’eccellenza anche in settori industriali ad elevato contenuto tecnologico, come la meccanica di precisione, l’industria nautica, la biofarmaceutica. È dunque fondamentale, ha affermato Di Maio, “costruire una narrazione moderna e all’avanguardia del nostro paese, come potenza industriale e manifatturiera”.

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Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio

I dati riscontrati dall’Istituto di Pagnoncelli sono interessanti: l’Italia risulta essere il terzo paese più conosciuto al mondo (45% sul totale della popolazione mondiale) dopo USA (49%) e UK (47%). Inoltre, l’Italia è anche il primo Paese al mondo che viene associato a qualità della vita, creatività e inventiva, davanti a Canada, Australia, Cina e Stati Uniti. Infine, alla domanda “Se vincesse una vacanza premio all’estero, dove vorrebbe andare?” il 37% della popolazione mondiale risponde “in Italia” (41% tra i ceti elevati), il 32% gli Stati Uniti, il 31% l’Australia.

Gli alti livelli di apprezzamento e la notorietà dell’Italia rappresentano un patrimonio importantissimo per le aziende italiane e in generale per il Made in Italy, e costituiscono una buona base di partenza per gli obiettivi individuati da Di Maio.

In seguito alla presentazione, si è tenuta una tavola rotonda moderata da Jole Saggese, Caporedattrice di Class CNBC, con interventi del Presidente dell’Agenzia ICE Carlo Ferro, della Vice Presidente di Confindustria Barbara Beltrame Giacomello e della Presidente del Comitato Leonardo, Luisa Todini, in dialogo con gli esponenti delle associazioni di categoria che rappresentano le eccellenze produttive italiane nei settori della meccanica, moda, agroalimentare, articoli sportivi e farmaceutica.

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Il Sottosegretario agli Affari Esteri Manlio Di Stefano

A chiudere l’evento, infine, è intervenuto il Sottosegretario agli Affari Esteri con delega all’internazionalizzazione, Manlio Di Stefano ha voluto ricordare l’importante lavoro di coordinamento tra il ministero e le aziende nell’ultimo anno. “Lavorare sull’immagine [del paese] all’estero ma anche in Italia crea opportunità di sinergia e apre un potenziale molto più ampio” ha sottolineato Di Stefano.