Cooperazione e solidarietà sono le misure che ha adottato l’Italia per sostenere la campagna vaccinale nel contrasto al COVID-19 in Angola, con una donazione, nel quadro dell’iniziativa COVAX e in collaborazione con UNICEF, di 1.814.400 dosi del vaccino Janssen (Johnson & Johnson).

L'incaricato d'affari Gabriele Magnini
L’incaricato d’affari Gabriele Magnini

Quest’ultime sono giunte, lo scorso 14 dicembre, presso l’aeroporto 4 de Fevereiro di Luanda, dove si è svolta la cerimonia di consegna cui ha preso parte in rappresentanza dell’Italia l’Incaricato d’Affari Gabriele Magnini, con la presenza della Direttrice Nazionale per la Salute Pubblica Helga Freitas, la Coordinatrice Nazionale del programma vaccinale Alda de Sousa e il rappresentante dell’UNICEF in Angola Ivan Yerovi.

“La donazione di oggi testimonia ancora una volta i profondi vincoli di amicizia e collaborazione esistenti tra l’Italia e l’Angola” ha dichiarato Magnini alla stampa locale. “Siamo convinti che la cooperazione e la solidarietà internazionale siano elementi cruciali per superare insieme l’emergenza pandemica e per tale ragione l’Italia ha voluto inviare un aiuto concreto all’Angola negli sforzi che sta compiendo nel contrasto al COVID-19”.

Quello dell’Italia è finora uno dei maggiori sostegni ricevuti dal paese africano e contribuirà ad aumentare l’immunizzazione della popolazione, diminuendo il rischio di contrarre forme gravi dell’infezione, soprattutto in una fase in cui le varianti del coronavirus continuano a rappresentare un fattore di rischio per la salute e la stabilità globali.

L'arrivo dei vaccini in Angola

La Direttrice Freitas ha espresso la gratitudine del Governo e in particolare della Ministra della Salute, Silvia Lutucuta, per quella che è stata definita una “significativa donazione che permetterà di portare avanti con successo la campagna vaccinale nelle zone più remote e difficilmente accessibili del Paese”. 

La donazione all’Angola rientra nell’obiettivo dell’Italia annunciato dal Presidente del Consiglio Draghi lo scorso settembre al Global Covid-19 Summit a margine dell’Assemblea Generale dell’ONU, che prevede la consegna di 45 milioni di dosi di vaccino entro la fine dell’anno. 

I rapporti tra Italia e Angola sono sempre stati ottimi. Come spiegava l’ambasciatore angolano Florencio da Conceicao de Almeida in un’intervista rilasciata ad Adkronos nel 2017, l’Italia ha appoggiato i movimenti per l’indipendenza angolani ed “è stato il primo Paese dell’Europa occidentale a riconoscere l’indipendenza del nostro paese il 18 febbraio 1976“.

Sergio Mattarella con il presidente angolano João Lourenço
Sergio Mattarella con il presidente angolano João Lourenço

A livello economico, l’Angola è il terzo partner commerciale sub-sahariano dell’Italia, dopo Sudafrica e Nigeria. Dal 2010 al 2014 si è assistito ad un notevole e continuo incremento dell’interscambio complessivo, che ha raggiunto 1,3 miliardi di euro.

Tuttavia a partire dal 2014  si è realizzato un crollo dei valori, che ha interessato tutti i partner commerciali. La sfida ora, una volta superata la pandemia, è quella di “portare i rapporti economici allo stesso livello di eccellenza dei rapporti politico-diplomatici“.