L’Istituto Italiano di Cultura (IIC) di Rabat ha organizzato una rassegna cinematografica dedicata ai cortometraggi italiani dal titolo “Breve Incontro – À la cour du court“, disponibile al pubblico dal 16 marzo al 14 aprile. L’iniziativa è curata dal critico cinematografico Carlo Gentile – Rai Cinema, Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani –, con la partecipazione della storica del cinema Caterina D’Amico e in collaborazione con Rai Cinema, Rai Relazioni Internazionali e Affari Comunitari, Rai Doc, il Centro del Corto e la Casa del Cinema di Roma.

L’evento, promosso dall’Istituto Italiano di Cultura di Rabat, prevede la presentazione di 42 cortometraggi “Made in Italy” realizzati negli ultimi 2 anni, vincitori di Festival e David di Donatello, con interventi in diretta dei registi e di altri ospiti legati al mondo dei corti. Tra gli autori grandi firme come Marco Bellocchio, Pasquale Scimeca, Gianni Amelio, Alessandro Grande e tanti altri. Tutte le presentazioni sono tradotte simultaneamente in francese, mentre i filmati sono disponibili su una piattaforma dell’Istituto Italiano di Cultura di Rabat dedicata interamente alla Rassegna a cui è possibile accedere attraverso un’iscrizione gratuita.

La “scuola” italiana dei cortometraggi ha una solida tradizione storica e di altissima qualità, con grandi nomi e riconoscimenti internazionali. Le “short stories” hanno una durata massima di 30 minuti, minuti che racchiudono mondi, emozioni, attimi brevi ma lunghi di vita vissuta o sognata, espressioni di sintesi che cercano di trasportarci in mondi paralleli. Le immagini e dialoghi dei cortometraggi hanno, a volte, una forza narrativa maggiore di altri film: stile perfetto per far conoscere in breve tempo un po’ di Italia in Marocco.

Questo tipo di iniziativa non è nuovo per l’Istituto Italiano di Cultura nella capitale marocchina. Nel 2011, infatti, in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia e in celebrazione dei 40 anni dalla fondazione dell’IIC, era stata organizzata una rassegna cinematografica che aveva visto al centro della scena il film “Sacco e Vanzetti”, premiato a Cannes nel 1971. A precedere il film era stato il cortometraggio del 2010 “Testimonianze di emigrazione. Il cinema italiano”: un’intervista in cui il regista Carlo Lizzani parla del tema dell’emigrazione italiana, con riferimenti ad importanti pellicole della cinematografia nazionale; il suo intervento era stato accompagnato da immagini storiche e concluso da una breve testimonianza del famoso musicista Renzo Arbore.
Nel 2009, invece, l’Istituto Italiano di Cultura di Rabat aveva organizzato, collaborazione con l’ESAV di Marrakech – la Scuola Superiore di Arti Visive –, sei giorni dedicati al cinema italiano con la proiezione di film e di cortometraggi che ripercorrono la storia del cinema d’autore dai grandi classici alla produzione contemporanea offrendoci diversi aspetti del dinamismo e della diversità cinematografica italiana.