Italia e India hanno avviato lo scorso mese un progetto per realizzare il primo parco alimentare italo – indiano nel Subcontinente e rafforzare la cooperazione bilaterale. Si tratta del Mega Food Park – promotori l’Ambasciata d’Italia a Nuova Delhi e l’Ufficio ICE di Mumbai – il cui obiettivo è quello di stimolare la produzione locale e promuovere la cooperazione tra i vari attori delle filiere agricole. Presenti al lancio del progetto, in maniera virtuale, i due Ambasciatori Vincenzo de Luca e Neena Malothra.

Il Mega Food Park si propone di massimizzare il valore aggiunto dei prodotti – riducendo il consumo ambientale e la produzione di rifiuti – e incrementare l’occupazione nelle zone rurali dell’India. Una volta installato l’impianto, saranno poi create infrastrutture agricole, come centri per la raccolta e la lavorazione del cibo, e la strutturazione di una nuova catena del freddo.

Il parco alimentare italo-indiano rappresenta un progetto pilota e prevede anche il trasferimento, al suo interno, di tecnologie e lo sviluppo di attività formative in un settore in cui il nostro Paese vanta grandi capacità produttive: l’Italia è uno dei fornitori globali di macchinari agricoli, specialmente di quelli destinati al food processing e al food packaging. L’India, invece, è il principale produttore di beni alimentari a livello mondiale e secondo Paese al mondo per consumi di cibo e disponibilità di terre arabili.

Ad oggi, in India, l’industria della trasformazione alimentare ha un valore di circa 260 miliardi di dollari, il 9% del PIL indiano – secondo i dati pre Covid-19 – e necessita di nuove infrastrutture per la distribuzione, lo stoccaggio e il trasporto dei prodotti agricoli. Il Mega Food Park è, quindi, fondamentale la collaborazione economica bilaterale tra l’Italia e il secondo Stato al mondo per popolazione nel settore del food processing. Si prevede anche il coinvolgimento di FederUnacoma – la Federazione nazionale dei costruttori di macchine per l’agricoltura – insieme ad Anima, l’associazione italiana che rappresenta le aziende metalmeccaniche, Regione Emilia-Romagna e Sace.