Immigrazione, integrazione, futuro. Il libro di Mario Mrazziti
Immigrazione, integrazione, futuro. Il libro di Mario Mrazziti

Lo scorso 6 luglio a Palazzo Borromeo, sede della dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, si è tenuto l’evento “Immigrazione Integrazione Futuro. Corridoi umanitari e rinascita sociale in Italia.

L’iniziativa, che è stata aperta dall’Ambasciatore Francesco Di Nitto e realizzata in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, ha permesso di presentare il libro di Mario Marazziti “Porte aperte. Viaggio nell’Italia che non ha paura”.

Durante la serata sono intervenuti il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana; Luciana Lamorgese, Ministra dell’Interno; Luigi Maria Vignali, Direttore Generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie del Ministero degli Esteri; Mario Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio; Daniele Garrone, Presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia.

Il libro di Marazziti raccoglie storie di persone che hanno contribuito all’integrazione vincendo la diffidenza verso il “diverso”. Racconta anche l’esperienza della rete dei Corridoi Umanitari promossi dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla Federazione delle Chiese Evangeliche e dalla Conferenza Episcopale Italiana.

L'evento su immigrazione e integrazione presso la Santa Sede
L’evento su immigrazione e integrazione presso la Santa Sede

Nel suo intervento, la ministra Lamorgese ha sottolineato che «dal 2015 a oggi, i corridoi migratori legali hanno consentito l’ingresso sicuro nel nostro Paese a oltre 7.000 persone». I punti di forza di questo approccio sono diversi: i corridoi sono un importante strumento di tutela della sicurezza e della legalità; creano uno schema che rompe il modello di business dei trafficanti di esseri umani; sono uno strumento di protezione e di solidarietà internazionale.

«Ma vi è un ulteriore e fondamentale aspetto che l’esperienza dei corridoi umanitari valorizza», ha precisato Lamorgese. «Mi riferisco al legame che si instaura tra chi accoglie e chi è accolto, tale da far cadere ogni velo di diffidenza e paura, ribaltando così, in senso positivo, la narrazione che accompagna il fenomeno migratorio».

In tale contesto, l’Italia continua a essere un punto di riferimento a livello europeo. «Oggi stiamo profondendo ogni sforzo per riaffermare in tema di migrazione uno dei principi fondanti dell’Unione, quello della solidarietà tra gli Stati membri».

Integrazione: l'arrivo di rifugiati libici a Roma grazie ai corridoi umanitari
Integrazione: l’arrivo di rifugiati libici a Roma grazie ai corridoi umanitari

Ne è esempio l’approvazione, il 10 giugno scorso, in occasione del Consiglio Affari interni dell’Unione europea in Lussemburgo, di un meccanismo di solidarietà per aiutare gli Stati membri di primo ingresso. «Abbiamo raggiunto finalmente», precisa la ministra, «quell’equo bilanciamento tra i principi di solidarietà e di responsabilità che da sempre rappresenta l’asse portante della posizione italiana in materia di governance migratoria a livello europeo».

Sono progressi ottenuti anche «grazie al lavoro di impulso e di tessitura portato avanti dall’Italia con i Paesi Ue mediterranei di primo ingresso, che è culminato con il vertice dei Med5 a Venezia, lo scorso 3-4 giugno» ha concluso infine Lamorgese.

Il video della serata è disponibile sul sito di Radio Radicale.