Ad Expo 2020 Dubai si assisterà ad un’impresa unica, mai vista prima: la riproduzione perfetta del David di Michelangelo. Una statua in resina con le stesse dimensioni dell’originale, ma con un peso dieci volte inferiore, ricoperto da polvere di marmo di Carrara per renderlo sorprendentemente simile al capolavoro di Michelangelo. La copia del David sarà installata al centro del Padiglione Italia all’Expo, a partire dal 27 aprile, come simbolo del genio italiano.

Il progetto è stato promosso dal Commissariato per la partecipazione dell’Italia a Expo 2020 Dubai, dal Museo della Galleria dell’Accademia di Firenze e dal Ministero della Cultura in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Firenze. Coordinato dalla Professoressa Grazia Tucci, il team che ha realizzato questa impresa ha visto la partecipazione di tecnici e ricercatori del mondo universitario e industriale, che ha messo a sistema competenze specialistiche differenti.
Il gemello del David è stato eseguito in un laboratorio nel centro di Firenze, dove il restauratore Nicola Salvioli ha lavorato per due mesi, insieme con i suoi collaboratori, per plasmare il primo calco dell’opera, un documento tridimensionale frutto di una gigantesca stampante 3D. Sebbene nessuna rappresentazione sia in grado di restituirci il pathos del capolavoro del Buonarroti, secondo la professoressa Grazia Tucci anche una riproduzione può avere un’anima. “Un pessimo restauro può distruggere l’aura più di quanto invece un’eccellente copia possa trasmettere. Perché la bellezza non è solo qualcosa che emana l’oggetto ma deriva anche da che cosa c’è negli occhi, nella testa e nel cuore di chi osserva” ha affermato.

Lo scopo, tuttavia, della copia del David di Michelangelo non è solo quello di portare all’Esposizione Universale di Dubai la bravura e l’eccellenza dei nostri tecnici e restauratori, ma anche di aiutare gli scienziati e gli storici dell’arte a comprendere meglio i dettagli della sua creazione.

“[…] Un archetipo, che non potrà mai uguagliare e neppure avvicinarsi all’originale, ma sarà il suo messaggero, un alter ego tecnologico, artistico e artigianale” ha dichiarato Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia. “La rappresentazione del David sarà un messaggio spirituale per Dubai e per il mondo. Ma l’originale resterà qui, insostituibile, ad emanare bellezza”.