Il Ministro della Difesa Guerini è stato in visita di stato in Giappone. Il ministro ha incontrato l’omologo Kishi Nobuo con il quale ha discusso dell’aggressione russa all’Ucraina, di sicurezza globale e regionale, in particolare nell’Indo-Pacifico, e di cooperazione nel settore della difesa. 


I ministri della difesa di Italia e Giappone, Guerini e Kishi
I ministri della difesa di Italia e Giappone, Lorenzo Guerini e Nobuo Kishi

La scorsa settimana, il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini si è recato in visita di stato in Giappone. Nel corso della visita, ha incontrato il suo omologo giapponese, Nobuo Kishi.  

“I nostri Paesi sono legati da rapporti che affondano le proprie radici nel tempo e che sono oggi cementati da un’ampia comunanza di valori, a partire da quelli fondamentali di libertà, democrazia e garanzia dello stato di dirittoha affermato Guerini, esprimendo soddisfazione per un incontro proficuo, il primo in presenza in Giappone dopo uno stop di due anni. 

“Le grandi nazioni democratiche” – ha proseguito il Ministro Guerini – “devono farsi carico di difendere i principi cardine dell’ordinamento internazionale, posti a presidio della civile convivenza tra i popoli. Per questo vedo una forte connessione tra le azioni di tutela della sicurezza e delle libertà poste in essere nel Mediterraneo, nell’Oceano Indiano e nell’Indo-Pacifico: scacchieri fortemente connessi”. 

Al centro del dialogo – oltre all’evoluzione dell’invasione russa dell’Ucraina, per la quale entrambi i Paesi hanno ribadito la più totale condanna, rinnovando il loro comune impegno per un ripristino della sovranità e dell’integrità territoriale della nazione aggredita – il pieno sostegno dell’Italia alla strategia dell’Unione Europea per garantire la promozione e lo sviluppo di nuove capacità da dispiegare in tutti i settori operativi allo scopo di affrontare più efficacemente nuove realtà, nuove minacce e sfide.  

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Se, da un lato, il Mediterraneo e i bacini immediatamente contigui permangono al centro dell’azione della Difesa italiana, egualmente appare opportuno un rafforzamento, sotto l’egida dell’Unione Europea e al fianco dei partner asiatici, del coordinamento delle attività nell’Indo-Pacifico: area di sempre maggiore rilevanza per la stabilità dell’ordine internazionale, per peso economico, demografico e politico.  

Italia e Giappone condividono un approccio volto alla salvaguardia dei principi che ne sono alla base. Appare quindi naturale, a garanzia di questi valori, il comune impegno dei due Paesi, sia a livello globale sia nelle aree geografiche di appartenenza. “La distanza geografica tra Europa e Indo-Pacifico – ha aggiunto il Ministro – “è, infatti, molto minore di quanto possa sembrare e le implicazioni di sicurezza delle due regioni si influenzano reciprocamente”. 

L’incontro è stato anche l’occasione per approfondire lo stato dei legami bilaterali tra le rispettive Forze Armate, con particolare riferimento alla sottoscrizione del Technical Arrangement tra l’Aeronautica Militare italiana e quella giapponese: accordo che prevede l’addestramento avanzato di piloti giapponesi in Italia presso l’International Flight Training School (IFTS).  

Grande importanza è stata riservata anche alla cooperazione industriale nel settore della Difesa: area che, dall’aprile 2019, vede collaborare Italia e Giappone in un ambizioso progetto di implementazione di tecnologie ed equipaggiamenti, fondato sulla positiva condivisione di osservazioni e buone pratiche. Il progetto è culminato, nel gennaio 2021, nella terza edizione del Joint Working Group: forum che ha consentito di mettere a fattor comune idee e piani di sviluppo in fatto di sistemi per la Difesa.  

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In termini di sviluppo tecnologico, l’Italia attribuisce, inoltre, grande importanza al progetto “Tempest”, per lo sviluppo di un sistema di 6^ generazione che definirà le tecnologie più avanzate e determinerà il futuro dell’industria aerospaziale. L’ambizione italiana è di rendere questo programma un modello per future collaborazioni industriali per le quali il nostro Paese vede nel Giappone un partner strategico. 

“Tra gli elementi di vicinanza fra Italia e Giappone – ha infatti evidenziato il Ministro della Difesa italiano – “C’è quel particolare equilibrio tra rispetto della tradizione e vocazione all’innovazione che caratterizza entrambi i Paesi. Proprio nel campo della tecnologia, e in particolare della tecnologia applicata alla sicurezza, riteniamo che l’intesa tra le nostre Nazioni sia aperta a ulteriori e interessanti progressi”.