Mancano meno di 24 ore all’inizio del Vertice G20 del 30 e 31 ottobre a Roma. Dopo una lunga attesa, la città è pronta a ospitare il vertice tra Capi di Stato e di Governo delle principali economie del mondo, insieme ai rappresentanti di importanti organizzazioni internazionali, inclusa l’Unione Europea. L’evento si svolgerà presso la Nuvola di Fuskas, nel quartiere dell’EUR.

Anche la giornata di oggi però prevede un programma fitto: i leader hanno già iniziato ad arrivare nella capitale italiana, e sono previsti diversi incontri bilaterali. Ad esempio, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha incontrato Papa Francesco, il Presidente francese Emmanuel Macron e Sergio Mattarella.
Il G20 è il consesso internazionale che riunisce 20 paesi che insieme rappresentano il 60% della popolazione mondiale, il 75% del commercio globale e oltre l’80% del PIL internazionale. La presidenza del G20 ruota ogni anno tra gli stati membri del gruppo. L’Italia detiene la presidenza del G20 dal 1° dicembre 2020, quando ha raccolto il testimone dall’Arabia Saudita.
Le attività del G20 includono riunioni ministeriali, gruppi di lavoro ed engagement group e si svolgono nel corso di tutto l’anno, coinvolgendo organizzazioni internazionali, istituti di ricerca, il mondo accademico e la società civile.
INDiplomacy ha seguito il summit conclusivo dei lavori del Think20, l’engagement group ufficiale dei think tank coordinato da ISPI, IAI e Bocconi. L’evento conclusivo del G20, il summit dei capi di stato e di governo, si tiene nella capitale del paese ospitante, e rappresenta il punto di arrivo e di sintesi di queste attività.
Quest’anno, la presidenza italiana ha coordinato un insieme di attività che ha visto protagoniste tante istituzioni e ha toccato numerose città italiane: 175 eventi, 2 riunioni dei Leader G20 su Salute e Afghanistan, 20 riunioni ministeriali, 62 riunioni dei Working Groups, 60 riunioni del Finance Track e 8 Engagement Group.
Il Presidente del Consiglio Draghi ha voluto condurre una presidenza capace di lasciare il segno. Lo ha fatto cercando di coinvolgere tutte le potenze mondiali nei dibattiti su temi divisivi, come la sfida ambientale e la situazione afghana, mediando tra divergenze di Paesi come “il blocco occidentale” da un lato – Unione Europea e Stati Uniti in primis – e Russia e Cina dall’altro. Il G20 straordinario sull’Afghanistan, in particolare, ha segnato un punto di svolta, dal momento che per la prima volta il vertice si è occupato di una questione prettamente (geo)politica, superando la sua natura di forum incentrato sui temi economici.
Il summit romano ruoterà intorno alle tre P che l’Italia ha scelto come tema della sua presidenza: Persone, Pianeta e Prosperità. Al centro del dibattito ci saranno gli effetti che la pandemia da Covid-19 ha avuto sugli equilibri economici e sociali del mondo. L’obiettivo è quello di ridurre le disuguaglianze globali rese ancora più evidenti dalla la crisi sanitaria.
Altro tema centrale per il G20 è quello della crisi ambientale. In questo senso, il summit rappresenta un’anticipazione importante nel percorso verso la COP26 di Glasgow, che l’Italia co-presiede assieme al Regno Unito. Terzo grande ambito di lavoro del G20 è quello della “prosperità”, ossia il tema di come risolvere la crisi economica che – trainata dagli effetti della pandemia – ha colpito molti Paesi del mondo.