Finpac Italia è un’azienda con un’esperienza di oltre 30 anni nella produzione di macchine per l’applicazione di etichette per prodotti di ogni tipo e di ogni materiale: plastica, vetro e alluminio.

Fondata nel 1989, la società ha sede a Settimo Milanese, in provincia di Milano, ma vanta 400 macchine in 40 paesi. Tra i suoi clienti ci sono grandi gruppi nazionali e multinazionali di diversi settori, come quello alimentare, delle bevande, del lattiero-caseario e della pulizia della casa.
Finpac è stata rilevata di recente da Iz Holding, di proprietà della famiglia Zilio. Vicentini, fondatori di Zilio Industries, società attiva nel settore idro-termo sanitario civile e industriale, che hanno trasformato da piccola realtà di sette dipendenti a società con da 130 dipendenti e un fatturato di 30 milioni di euro, gli Zilio hanno lanciato Iz Holding in un momento particolarmente complicato per l’economia italiana.
Una scelta coraggiosa, quindi, che prende il via proprio con l’acquisto e il rilancio delle attività di Finpac. Ilaria Zilio ha raccontato a Forbes il percorso intrapreso, e gli obiettivi che si pone per il futuro.
“Finpac Italia è stata pioniera in Europa nella produzione di macchine sleevelatrici, dove ‘sleeve’ sta per ‘etichetta’”, racconta Zilio. “Dopo aver analizzato questo nuovo mercato e capito le possibilità che poteva offrire, ho deciso, da amante del made in Italy, di lanciarmi in questa nuova sfida”.

Sfida affrontata innanzitutto con la creazione di Finpac Sleeve, nata per affiancare Finpac Italia in tre fasi fondamentali: la progettazione, la parte commerciale e quella post vendita. In questo modo, la società è riuscita a semplificare i processi e si dirige con successo verso il raggiungimento degli obiettivi del nuovo piano industriale, che copre un arco di quattro anni e prevede di portare il fatturato a sei milioni di euro.
L’imprenditrice vuole innanzitutto valorizzare il know how di Finpac, raccolto in tanti anni di esperienza. “Le nostre competenze hanno permesso alla società di affermarsi in tutto il mondo e di raggiungere grandi clienti con i suoi prodotti e le sue macchine. Ecco perché oggi non dobbiamo far altro che arricchirle sempre di più, attraverso l’innovazione e gli investimenti” racconta.
Il piano di sviluppo dell’azienda prevede una maggiore internazionalizzazione del modello di business, attraverso la partecipazione a diverse fiere internazionali, come Drinteck a Monaco e Gulfood a Dubai. A questo si accompagna lo sviluppo di nuovi macchinari, rivolti a settori in crescita come quello del vino, e con un’occhio alla sostenibilità e al risparmio energetico.

Al contempo, proprio per valorizzare al meglio il know-how aziendale, Finpac prevede di aumentare, già dal 2022, gli investimenti in ricerca e sviluppo, in un’ottica di industria 4.0 e di reingegnerizzazione delle macchine. “Gli investimenti sono stati suddivisi negli anni 2022-2025 per 220mila euro complessivi, oltre ai 240mila già sostenuti da Finpac Sleeve per lo sviluppo e il rafforzamento commerciale”, conclude Zilio.
Quella di Finpac è una storia che offre tanti spunti per capire in che modo una tipica azienda manifatturiera italiana di medie dimensioni possa affrontare con successo le sfide del mercato odierno: una leadership competente e coraggiosa, investimenti in ricerca e sviluppo, valorizzazione del know-how tradizionale e una solida strategia di apertura ai mercati esteri, capace di sfruttare le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale.