Il Padiglione Italia a Expo Dubai 2020 ottiene la prima certificazione di sostenibilità nella storia delle Esposizioni Universali.

Infatti, quella dell’Italia è la prima assegnazione del riconoscimento ad un padiglione nazionale e costituisce un esempio per le manifestazioni future, tra cui Expo Roma 2030.
“Sono lieto di questa sostenibilità riconosciuta in termini di certificazione, questa è una grande lezione anche per le organizzazioni future e per l’Expo 2030“, ha sottolineato ieri il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.
A seguito di una approfondita analisi, la società di certificazione RINA ha scelto di riconoscere il premio al Padiglione italiano a Expo Dubai, che – evidenzia una nota – soddisfa nel suo “ciclo vitale” e nei suoi eventi i principi della norma UNI ISO20121.
I principi di sostenibilità del Padiglione Italia riguardano inclusività, integrità, trasparenza e gestione responsabile.
Come avevamo raccontato in un precedente articolo, per la realizzazione del progetto italiano si è cercato di puntare molto sulla sostenibilità, ma anche su innovazione e made in Italy.

Alla presentazione del progetto infatti era stato spiegato che per la realizzazione del Padiglione sono stati utilizzati materiali organici come il micelio, prodotti riciclati come i fondi di caffè e soprattutto molti elementi riutilizzabili, come le grandi barche che compongono il tetto del padiglione e che continueranno a navigare dopo Expo 2020 Dubai.
“Questo padiglione è stato costruito con materiali interamente riciclabili“, ha detto ieri Ugo Salerno, ceo di Rina. “Anche gli eventi tenuti nel Padiglione Italia sono stati certificati dalla nostra società per la loro sostenibilità, non hanno creato alcuna emissione“, ha aggiunto.