Lo scorso 1° dicembre ha avuto luogo, nella sede della Farnesina, la nona edizione della Cabina di Regia interministeriale sulla Geopolitica dell’energia e del clima. La sessione è stata presieduta dal Sottosegretario agli Affari Esteri, On. Manlio Di Stefano

Di Stefano durante la cabina di regia sulla geopolitica dell’energia

La seduta, per la prima volta, è stata aperta anche alla società civile ed a vari centri di studi; di norma, essa si svolgeva “a porte chiuse”, per le sole imprese pubbliche di settore. 

Nel corso della seduta sono state definite le principali sfide che l’Italia dovrà affrontare per essere più green ed eco-sostenibile, aspetti già discussi durante il G20 avvenuto a Roma e nella COP26 – Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, tenutasi a Glasgow. Se queste sfide dovessero essere superate, l’Italia ne trarrebbe grandi vantaggi. 

geopolitica energia e clima: la nona cabina di regia

È stata inoltre posta un’acuta attenzione non solo sulle questioni energetiche che toccano in particolar modo la Penisola, ma anche sulle recenti dinamiche del pacchetto normativo “Fit for 55“, presentato dalla Commissione europea lo scorso luglio: un piano estremamente dettagliato, composto da 13 proposte legislative, che hanno l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030.

Alcune delle proposte riguardano la revisione del sistema di scambio di quote di emissione, la nuova strategia forestale dell’UE e la revisione della direttiva sulle infrastrutture per i combustibili alternativi

Un altro argomento particolarmente saliente è stato quello della crescita dei prezzi dell’energia e le strategie per reprimere gli aumenti nel medio-lungo termine.               

Manlio Di Stefano, geopolitica dell'energia e del clima

Per essere attuato in modo sostenibile e credibile – ha esplicitato il Sottosegretario agli Affari Esteri Manlio Di Stefano – il passaggio dalle fonti più inquinanti all’energia rinnovabile richiede adeguate misure transitorie e imponenti strumenti di finanza climatica, in particolare a sostegno dei Paesi più vulnerabili. L’Italia ha fatto molto, impegnandosi a versare 1,4 miliardi di dollari annui, per i prossimi 5 anni, che contribuiranno tra l’altro al Fondo Verde per il Clima delle Nazioni Unite.” 

“Si tratta di sfide particolarmente complesse – ha concluso Di Stefano – che hanno riflessi sulla vita di tutti i cittadini. È per questo che abbiamo voluto per la prima volta aprire la Cabina di Regia alla voce della società civile, che ha fornito un interessante contributo.”