In questi giorni, in Emilia-Romagna, è nata Food-ER”, la prima università internazionale dell’agroalimentare.

fooder emilia romagna
L’inaugurazione dell’Università Food-ER

Food-ER permetterà a giovani talenti di ogni paese di formarsi sui temi come i nuovi metodi per la qualità e la sicurezza, la digitalizzazione e innovazione dei processi produttivi, la riduzione dell’impatto ambientale delle produzioni – consumi d’acqua, territori, emissioni –, nutrizione e salute, la tracciabilità e la legislazione di settore, il design e la creatività applicati alla buona tavola.

Con Food-ER partiranno, entro il prossimo triennio, un insieme di attività per formare nuovi professionisti nell’agri-food, che sappiano guardare alla sostenibilità, di fronte alla scarsità di risorse globali e ai cambiamenti climatici. L’offerta includerà master di secondo livello, una laurea magistrale, alta formazione dedicata alle imprese, rafforzamento dei dottorati di ricerca.

Il progetto avrà il suo perno nella Food Valley regionale, comparto d’eccellenza in Italia e a livello internazionale, col record europeo di prodotti Dop e Igp, aziende e gruppi industriali noti in tutto il mondo, così come saperi e tradizioni artigianali.

Studenti della Motorvehicle University of Emilia-Romagna
Studenti della Motorvehicle University of Emilia-Romagna

Food-ER è il network voluto dalla Regione, che vede insieme in primo luogo le quattro Università regionali, i soci fondatori: di Parma – capofila del progetto -, Modena e Reggio Emilia, Bologna, Ferrara.

Ai soci soci fondatori si affiancano infatti come soci aggregati, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, che già fa parte della Rete di Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna; il Clust-ER Agroalimentare, che riunisce soggetti pubblici e privati, centri di ricerca, imprese, enti di formazione; imprese regionali, sia quelle leader di filiera che le piccole e medie imprese, e i cinque quartieri fieristici internazionali: Bologna Fiere, Fiere di Parma, Fiere di Rimini – Ieg, Cesena, Fiere di Piacenza.

I nuovi percorsi curriculari valorizzeranno le specializzazioni e le competenze espresse dai singoli territori, dalle Università e dalle imprese del settore.

Con Food-ER facciamo nascere un hub nazionale della didattica e delle competenze in un comparto dove la nostra regione fa vincere la qualità del mondo, per attirare qui giovani che ci aiutino nella sfida della sostenibilità, della competitività delle nostre imprese e del buon lavoroha detto Stefano Bonaccini, Presidente di Regione Emilia-Romagna.

Stefano Bonaccini
Stefano Bonaccini

Lo facciamo come sistema regionale, mettendoci insieme: università, centri di ricerca, grandi gruppi e realtà dalle forti radici territoriali e nella tradizione” prosegue Bonaccini.

Ripercorriamo la strada che abbiamo aperto con MUNER, la Motorvehicle University of Emilia-Romagna, che oggi richiama centinaia di ragazze e ragazzi da tutto il mondo coi suoi corsi di laurea internazionali in ingegneria nell’automotive, e non è un caso se proprio dalle loro facoltà arrivano già risposte innovative su motori ecologici e veicoli moderni. Allo stesso modo vogliamo che anche dalla Food Valley arrivi una nuova spinta su ricerca e innovazione in un comparto così importante come quello agroalimentare, che serva al nostro territorio e al Paese”.