Il Network Italiano Leader per l’Inclusione (NILI) sta lanciando un bando per identificare aziende con sede in Italia che vogliano investire e creare posti di lavoro nelle aree rurali o periferiche del Marocco.
Grazie al programma DiaMaSe, le aziende avranno la possibilità di beneficiare di una sovvenzione, di un supporto tecnico e finanziario – in Italia e in Marocco – e di una campagna di equity crowdfunding, promossa dalla piattaforma Lita.co.

DiaMaSe è un progetto cofinanziato da IFAD (International Fund for Agricultural Development) – agenzia delle Nazioni Unite che supporta finanziariamente i paesi in via di sviluppo con investimenti in progetti e programmi innovativi in campo agricolo e rurale – e realizzato da un partenariato composto da Oxfam, SlowFood, R.M.D.A. e associazioni della diaspora marocchina in Italia.
Offrendo soluzioni di investimento alla diaspora marocchina residente in Italia e a proprietari (individuali o collettivi) di micro, piccole o medie imprese che operano nel settore agricolo o extra-agricolo nelle zone rurali o periferiche del Marocco, l’obiettivo è di stimolare l’occupazione giovanile e promuovere la generazione di reddito in queste aree.

Le proposte di investimento, per la partecipazione al progetto, devono avere un impatto sulle aree rurali rispondendo ad un reale problema o potenzialità, creare opportunità di lavoro permanente – soprattutto per i giovani – promuovere l’innovazione e favorire la salvaguardia dell’ambiente e dare slancio alla partecipazione e all’iniziativa economica delle donne.
Il ruolo della comunità marocchina è importante sia per l’economia italiana che per quella del paese di origine; i migranti producono, come riportato dall’INPS, 130 miliardi all’anno (il 9% del PIL) e, tra quello che versano e quello che ricevono sotto forma di welfare, lasciano nelle casse dello Stato un saldo positivo di 5 miliardi di euro.
DiaMaSe fa dei migranti gli attori dello sviluppo economico dei propri paesi di origine.