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Locandina della mostra di Massimo Sestini su Dante

Le celebrazioni del settecentesimo anniversario della scomparsa di Dante Alighieri continuano a svolgersi in tutto il mondo, grazie all’iniziativa “Dante 700” promossa dal Ministero degli Affari Esteri. Dopo la staffetta letteraria organizzata dagli Istituti Italiani di Cultura che, come avevamo raccontato qui, ha portato la Divina Commedia in giro per il mondo, una mostra fotografica porta nel mondo i luoghi della vita del Sommo Poeta.

Lo scorso 10 aprile, infatti, il Sottosegretario agli Affari Esteri Benedetto Della Vedova ha inaugurato presso la sede UNESCO di Parigi la prima tappa europea della mostra fotografica “Dante700 – Un ritratto di Dante e i luoghi del poeta nelle fotografie di Massimo Sestini”. La mostra era già stata esposta al Palazzo del Quirinale e nel complesso di Santa Maria Novella a Firenze, per poi proseguire lungo un itinerario estero che toccherà, oltre alla sede Unesco di Parigi, altre capitali europee: dal 30 aprile all’11 giugno, la mostra sarà in esposizione a Madrid, presso l’Istituto Italiano di Cultura, per poi spostarsi a Berlino.

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Il Sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova

Il progetto fotografico è opera di Massimo Sestini, fotoreporter toscano descritto da La Repubblica come uno tra i più celebri al mondo “per la sua capacità di cogliere la realtà con uno sguardo inedito e con tecniche fotografiche sperimentali e non convenzionali”. La mostra include venti scatti, in formato 150×100, che raccontano luoghi della vita di Dante o legati alla sua memoria: da Firenze, la città natale, a Ravenna, che ne custodisce le spoglie, fino a Venezia, Roma e Verona: un vero e proprio reportage che conduce il pubblico a scoprire quanto il volto del poeta continui ad accompagnare ancora oggi la nostra quotidianità.

Il progetto è sostenuto dal Ministero della Cultura e dal Comune di Firenze e si avvale della consulenza scientifica del Prof. Domenico De Martino e della consulenza artistica di Sergio Risaliti. Accanto alle foto, tra le quali riecheggiano le parole della Divina Commedia, vi è anche un portale ligneo, realizzato nel 1480 da Giuliano da Maiano e Francesco di Giovanni detto il Francione, su disegno di Sandro Botticelli, i cui intarsi ritraggono Dante a figura intera. Il portale, capolavoro dell’arte rinascimentale, è parte della collezione del Museo di Palazzo Vecchio.

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Autoritratto davanti allo specchio con la Canon che scatta in volo © Massimo Sestini

“La sfida per me è stata capire fin da subito come avrei potuto scatenare emozioni fotografando luoghi dove Dante ha vissuto, dove viene ricordato, dove si suppone sia passato e immortalando boschi, fonti e palazzi citati nella Commedia. Ho voluto creare un reportage che raccontasse la presenza del poeta ai giorni nostri. Ho ritratto verità e contraffazione, illazioni e supposizioni, tutto quello che in pratica concorre a creare e tener vivo il suo mito a Firenze – la mia città – e poi nei luoghi dove vagò, esule e combattivo“, ha raccontato Massimo Sestini a RaiNews.

Dante – ha ricordato Della Vedova nel suo intervento inaugurale- è non solo un punto di riferimento essenziale per la storia e la cultura italiana, è una figura universale, che ancora oggi parla a tutti delle passioni umane e fornisce un modello di impegno civile, sempre coerente e rigoroso.”

L’opera di Sestini, ha sottolineato il Sottosegretario, ci ricorda oggi la rilevanza e il significato unico del contributo di artisti e artigiani che lavorano nei settori culturali e creativi, drammaticamente colpiti dalla pandemia. A tal proposito, Della Vedova, rimarcando l’importanza della consolidata cooperazione bilaterale tra l’Italia e l’Unesco, ha espresso forte apprezzamento per gli sforzi compiuti dall’organizzazione sin dalla prima fase dell’emergenza sanitaria a sostegno delle attività culturali, attraverso il monitoraggio delle chiusure dei siti culturali, il lancio di campagne social e la rimodulazione dell’offerta culturale attraverso piattaforme online e webinar.

L’immagine di copertina utilizzata per questo articolo è sempre di  ©Massimo Sestini. INDiplomacy utilizza le fotografie con il consenso dell’autore.