Dopo la Lombardia, Cuba ha accettato di mettere a disposizione altri operatori sanitari anche in Piemonte per far fronte all’emergenza Covid-19.

21 medici e 16 infermieri sono atterrati a Torino il 13 aprile scorso per operare nell’area sanitaria dedicata al Covid-19 allestita nel complesso industriale OGR del capoluogo piemontese e vi resteranno finché l’emergenza non sarà rientrata.

Presente al loro arrivo l’Ambasciatore Cubano in Italia José Carlos Rodríguez Ruíz: “Cuba ritiene essenziale contribuire al necessario aumento della solidarietà, della collaborazione internazionale e degli sforzi congiunti a livello globale per risolvere al più presto l’enorme sfida posta da questa pandemia. La solidarietà salva la vita”.

cuba medici a torino

La richiesta di collaborazione è giunta dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, appoggiato dal Ministro della Salute Roberto Speranza, dalla città di Torino e dal sindaco Chiara Appendino, dall’Agenzia per gli Scambi Culturali ed Economici con Cuba (AICEC), dalla Fondazione Specchio dei Tempi, dalla società Lavazza e dalla Croce Rossa Italiana, oltre che da altre istituzioni, associazioni ed enti piemontesi.

Dato l’ottimo lavoro che sta svolgendo la Brigada Henry Reeve di 37 medici e 15 infermieri cubani, insieme al personale italiano, nell’ospedale da campo di Crema dal 22 marzo scorso, il Presidente Cirio ha deciso di appellarsi senza dubbio a questo Paese, rafforzando ancor di più la solida amicizia tra Italia e Cuba.

“Desidero dire grazie a tutti quelli che hanno contribuito alla missione perché quella contro il Coronavirus è una battaglia che vinciamo solo se ognuno fa la propria parte, e i primi a farlo sono stati questi medici e infermieri che […] sono venuti dall’altra parte del mondo a curare persone che non conoscono e non hanno mai visto […]” ha dichiarato Cirio.