Il 15 febbraio il ministro camerunese dei Lavori pubblici, Emmanuel Nganou Djoumessi, e il direttore generale della Seas, Francesco Pauselli, hanno firmato un contratto per la costruzione di una strada che collegherà la regione meridionale del Camerun al confinante Gabon. La firma è avvenuta a Yaoundé, la capitale del paese, alla presenza dell’Ambasciatore italiano Marco Romiti.

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Lavori di costruzione in Camerun

Il contratto avvia la prima fase dei lavori, che vedrà l’azienda italiana impegnata nella realizzazione di un’infrastruttura lunga 70km che unirà la cittadina di Olounou, situata a circa 190km a sud di Yaoundé, con Oveng, posta a circa 30 km dal confine.

Il progetto, del valore di 67 miliardi di franchi CFA ($124 milioni), prevede l’asfaltatura di quella che al momento è una pista sterrata. Nell’ambito dei lavori, che verranno completati in 24 mesi, Seas realizzerà due corsie per senso di marcia, 59 strutture di drenaggio incrociate, 13 ponti di varie lunghezze per una lunghezza totale di 260 metri, e verrà allestita la segnaletica orizzontale e verticale. L’accordo include anche controlli tecnici e geotecnici, nonché la costruzione di un casello automatico, una stazione di pesatura e una stazione di monitoraggio del traffico.

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Mario Giro, ex Vice Ministro degli Esteri

L’interesse italiano nei confronti di questo investimento era stato manifestato inizialmente nel febbraio 2017 al Forum economico Italia-Camerun tenutosi a margine della fiera Salon Promote. In tale occasione, l’allora Viceministro agli Esteri Mario Giro aveva firmato un protocollo d’intesa che prevedeva la realizzazione dei lavori da parte di SEAS in collaborazione con la società d’ingegneria Italferr del gruppo FS e Leonardo-Finmeccanica. L’allora direttore generale dell’azienda, Andrea Bruschi, aveva detto ad InfoAfrica: “Per SEAS questo accordo è molto importante: è l’apertura di un nuovo Paese che non conoscevamo e quindi si tratta di una riuscita essenziale”.

Il progetto è inserito nel Piano triennale d’emergenza per l’accelerazione della crescita, tra i cui obiettivi vi è quello di aumentare la percentuale asfaltata della rete stradale, dal 10% al 17%, entro il 2022. La costruzione della strada Olonou-Oveng-Gabon permetterà di ridurre l’isolamento delle aree di produzione, rendendo più facile il trasporto di prodotti agricoli verso i poli di trasformazione e distribuzione e promuovendo il commercio regionale e gli scambi con il vicino Gabon, con ricadute positive sul reddito della popolazione locale.

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