La Marina Militare italiana invia una nave nel Golfo di Guinea per combattere la pirateria: un’occasione per rafforzare la cooperazione con i paesi della regione, incluso il Camerun.

La fregata della Marina militare italiana Luigi Rizzo ha attraccato nel fine settimana nel porto di Kribi, nel sud-ovest del Camerun. Partita dal porto di Civitavecchia lo scorso 24 febbraio, sotto il comando del capitano di fregata Andrea Cecchini, la fregata Rizzo fa parte dell’operazione antipirateria denominata GABINIA, che opera nel Golfo di Guinea.
La presenza della Marina militare italiana nella regione rientra nell’iniziativa Coordinated Maritime Presence(CMP) lanciata a gennaio 2020 dall’Unione Europea e dai Paesi partner nel Golfo di Guinea. L’obiettivo è garantire, per motivi di sicurezza, la presenza continua di almeno una nave europea nel Golfo di Guinea durante tutto l’anno.
Il Golfo di Guinea è una delle aree maggiormente colpite dal fenomeno della pirateria: nel 2020, il 95% di tutti i rapimenti in mare con scopo di riscatto sono avvenuti nelle sue acque. A questo si aggiungono altri problemi, legati alla pesca illegale e al traffico di armi e di droga.

Nel 2021 sono stati registrati 34 episodi di pirateria marittima e rapine a mano armata nel Golfo di Guinea. Secondo l’International Maritime Bureau (Imb), questi incidenti sono in diminuzione rispetto all’anno precedente. Anche il tasso di rapimenti in mare, nello stesso periodo, è diminuito del 55%. Diversi osservatori concordano sul fatto che il sostegno dell’UE è stato determinante per il raggiungimento di questi risultati.
“La Marina Militare è al servizio della comunità: quello che succede nel Golfo di Guinea ha un diretto impatto sul nostro Paese, sulla nostra industria e sul nostro commercio marittimo” ha affermato l’Ammiraglio Enrico Credendino, capo di Stato Maggiore della Marina Militare, salutando la partenza della Rizzo alla volta dell’Africa.

Come ha sottolineato l’ambasciatore italiano in Camerun, Filippo Scammacca del Murgo, è la prima volta che un’unità della Marina Militare attracca in un porto camerunese e questa visita concorre a rafforzare la cooperazione bilaterale ed europea.
Il capo di Stato Maggiore della Marina Militare del Camerun ha definito quello con l’Italia un “rapporto di amicizia, convivialità, fiducia e rispetto reciproco”. L’arrivo della Rizzo ha dato luogo a uno scambio fruttuoso tra il vice capo missione Ue in Camerun e le autorità militari camerunesi, con in programma la cooperazione bilaterale e, in particolare, la lotta alla pirateria in questa parte dell’Africa.