Grazie alla politica estera l’Italia è più forte, più influente, più credibile”. Con queste parole, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha chiuso la XIV Conferenza degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici d’Italia nel mondo, che si è tenuta il 20 e 21 dicembre alla Farnesina.  

la Conferenza degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici d’Italia nel mondo
Il Ministro Di Maio, i viceministri e gli ambasciatori alla Farnesina

La Conferenza, spiega il Ministero, è un appuntamento di confronto e riflessione sull’azione internazionale del nostro Paese, nata nel 1998 seguendo l’esempio di altri paesi. 

Quest’anno la Farnesina è tornata a riunire a Roma circa 100 Capi delle missioni diplomatiche italiane nel mondo. Come ha spiegato Ettore Sequi, segretario generale della Farnesina, la conferenza è stata “un’occasione di condivisione di idee e scambio di esperienze e individuazione di best practices sperimentate negli uffici e per ascoltare dalle voci della politica delle indicazioni su cosa il Paese si aspetta da noi.” 

I lavori della Conferenza hanno toccato temi come l’evoluzione degli assetti geopolitici nel mondo dopo la pandemia, il ruolo delle donne in diplomazia, il contributo italiano nelle risposte alle sfide globali, la Farnesina al servizio della ripresa e dell’immagine dell’Italia

Il Presidente Mattarella riceve una standing ovation alla Farnesina
Il Presidente Mattarella riceve una standing ovation alla Farnesina

Oltre a Draghi, sono intervenuti il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio. 

Il Presidente Mattarella, giunto alla conclusione del suo mandato, ha voluto ringraziare il corpo diplomatico: “nel volgere lo sguardo nei 7 anni passati non posso che rilevare come l’attività internazionale non sarebbe stata possibile senza il ministero degli Esteri, senza disponibilità, sostegno e indicazioni. Grazie a voi la Repubblica continua nell’opera di testimonianza dei valori della pace”. 

Nel suo intervento conclusivo, Il Presidente del Consiglio Draghi ha ripercorso le tappe di un anno intenso, che ha visto l’Italia spesso protagonista sul piano internazionale.  

Il Presidente Draghi con il Ministro Di Maio
Il Presidente Draghi con il Ministro Di Maio

“Sotto la presidenza italiana, il G20 ha fatto passi avanti molto significativi sul fronte della tassazione globale, della distribuzione di vaccini, della lotta al cambiamento climatico. Abbiamo organizzato un vertice straordinario sull’Afghanistan. Il nostro è stato un multilateralismo efficace, che parte dalla consapevolezza che i fenomeni globali richiedono risposte collettive” ha affermato Draghi, ricordando inoltre la firma del Trattato del Quirinale, “che segna un momento storico nelle relazioni tra Italia e Francia”, e il rafforzamento della collaborazione con la Germania. 

Abbiamo davanti sfide significative, da cui dipende la nostra credibilità davanti ai cittadini e ai nostri partner” ha continuato poi il presidente del Consiglio, indicando l’attuazione del PNRR, il contrasto alla pandemia, la questione ambientale e la stabilità regionale. “Gli ultimi due anni sono stati difficili per il nostro Paese. Ma, in questi mesi, l’Italia ha dimostrato, ancora una volta, di saper reagire alle crisi più dure con coraggio, determinazione, unità” ha concluso Draghi.