La mostra racconta i grandi temi e la cultura alla base dell’impresa di Adriano Olivetti, restituendone tutto lo spessore etico e la grande attualità, attraverso una serie di oggetti e di materiali d’archivio.


adriano olivetti mostra

Dopo essere passata per Ekaterinburg, Berlino, Madrid e Matosinhos, la mostra “Universo Olivetti. Comunità come utopia concreta” è approdata lo scorso 7 aprile a Lisbona.

Visitabile fino al 30 maggio 2022 presso la Centrale Tejo del Museo MAAT, la mostra è organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, sotto l’egida dell’Ambasciata d’Italia in Portogallo ed in collaborazione con il maat, Museu de Arte, Arquitetura e Tecnologia di Lisbona e ha come obiettivo quello di approfondire la conoscenza di una delle figure più poliedriche e straordinarie nella storia dell’industria italiana e mondiale del Novecento: Adriano Olivetti.

Figlio di Camillo, fondatore della Ing. C. Olivetti & C. – la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere – Adriano è stato imprenditore, industriale, editore, intellettuale e politico, innovatore sociale e precursore dell’urbanistica.

Adriano si distinse a livello nazionale per la capacità di coniugare il processo produttivo ai principi di responsabilità sociale e attenzione al territorio urbano, creando, tra il 1930 ed il 1960, un modello di impresa unico, innovativo ed all’avanguardia, che ha rivoluzionato la cultura imprenditoriale del ventesimo secolo ed è ancora oggi riconosciuto tra i più attuali e avanzati esempi di sostenibilità.

I curatori della mostra Ciorra, Limana e Trevisani
I curatori della mostra Ciorra, Limana e Trevisani

L’insieme degli aspetti che ruotano attorno all’impresa olivettiana sono raccontati attraverso la piattaforma espositiva “Universo Olivetti. Comunità come utopia concreta” che, proseguendo con il suo tour mondiale, permette al pubblico internazionale di accedere ai grandi temi che ruotano attorno all’impresa olivettiana: il progetto industriale, l’attenzione al territorio, i servizi culturali, il welfare, la responsabilità sociale e la pianificazione urbanistica.

Questi ultimi vengono raccontati attraverso le quattro grandi sezioni tematiche Fabbrica, Cultura e Immagine, Città e Politica, Società, ognuna delle quali è illustrata con una grande varietà di grafiche, documenti d’archivio, riproduzioni e rivisitazioni fotografiche ed è sviluppata in chiave interdisciplinare, facendo dialogare architettura, design, fotografia, editoria.

La figura di Adriano Olivetti è ancora oggi considerata avanguardistica ed esemplare, che grazie alla costruzione di un modello d’impresa unico votato all’innovazione, all’inclusione sociale e al progresso della persona, ha elevato la realtà della fabbrica come luogo di integrazione di cultura, ricerca tecnologica, design, architettura e sostenibilità.

La mostra su Olivetti ad Ekaterinburg
La mostra durante la tappa ad Ekaterinburg

Tale eredità ha portato alla recente iscrizione di Ivrea città industriale del XX secolo e delle sue architetture più importanti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, confermando il valore universale dell’azione olivettiana incarnata nello spirito di Comunità “materialmente più fascinosa e spiritualmente più elevata”.

Il progetto espositivo è promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, realizzato dal MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo e dalla Fondazione Adriano Olivetti ed è cura di Pippo Ciorra per il MAXXI e da Francesca Limana e Matilde Trevisani.